giovedì 31 maggio 2012

La legge "Mangia"

Nella trasmissione Omnibus de LA7 tv del 30 scorso è emerso che il Parlamento ogni anno dispone di circa 50 milioni di euro fuori bilancio in base alla "legge mangia". Trattasi di denaro stanziato per venire incontro ai comuni che riparano i tetti delle scuole, le buche nelle strade o costruiscono le rotonde ai crocevia, ecc. Tutte opere meritorie, ma dove è il trabocchetto? Nel nome mangia: ogni gruppo parlamentare destina una parte delle somme ai comuni amministrati dal suo partito, per favorire la rielezione del sindaco e del parlamentare locale. Dal punto di vista giuridico un vero e proprio "scambio" (voto in cambio di favori) punibile dalla legge.

Vinti e vincitori

Pier Luigi Bersani è rimasto soddisfatto dei risultati elettorali delle amministrative: il partito ha raddoppiato il numero dei sindaci e si è classificato al primo posto per il numero dei voti ottenuti. Però se confrontiamo gli ultimi risultati con le precedenti amministrative vediamo che mancano quasi due milioni di voti. Il Pd è primo perchè sono caduti tutti gli altri concorrenti: chi ha perso poco può considerarsi vincitore se gli altri sono stati abbandonati dai loro elettori. Magra soddisfazione!

Ora che Beppe Grillo ha dimostrato di poter vincere dovrebbe stare attento nell'imbarcare i primi venuti che vorrebbero aggregarsi al carro: non mancano in giro distinti professionisti e baldi giovani in cerca di collocazioni giuste per fare affari o addirittura gli interessi di cosche mafiose o associazioni di categorie economiche.

Nel post del 23 aprile abbiamo scritto che eravamo in presenza di "una guerra di vertici in seno al Vaticano, come sempre avvenuto e documentato" nel libro La santa casta della Chiesa di Claudio Rendina (tascabili Newton, Roma 2011). Le ultime vicende della Chiesa cattolica romana, con le carte trafugate, gli sviluppi dello Ior e della sepoltura di Enrico detto Renatino De Pedis, ne sono la riprova.

mercoledì 30 maggio 2012

Opinioni

Silvio Berlusconi aveva annunciato che dopo il risultato dei ballottaggi comunali avrebbe presentato delle proposte politiche epocali (cioè innovative rispetto alla vecchia politica); quella del doppio turno per eleggere il presidente del Consiglio attribuendogli maggiori poteri non sembra una proposta rivoluzionaria: già esiste in Francia e quando il Pd si chiamava l'Ulivo la sinistra l'aveva proposta ma Berlusconi si era opposto; ora la situazione è capovolta. Una riprova che in politica le carte e le idee cambiano a seconda della convenienza del partito e non dei cittadini,

I politici incominciano ad aver paura di Beppe Grillo che nei sondaggi di tre giorni fa è salito al 18% dei votanti che si recheranno a votare: se questa è la tendenza si collocherà al secondo posto, superando il PdL. Comunque le elezioni politiche sono lontane e potrebbero accadere ancora dei capovolgimenti. Se da un lato il partito dei grillini potrà portare in Parlamento personaggi della cosiddetta società civile e si spera seri, onesti e competenti, dall'altro lato il pericolo è di giovanotti sprovveduti che, essendo alla prima nomina, rimarrebbero incastrati nei mille trabocchetti che i vecchi volponi del Parlamento si dilettano ad adottarre pur di raggiungere i loro obiettivi prefissati, che poi sono quelli della grande industria e finanza (i veri poteri che dirigono l'Italia).

I giornali hanno affermato che Luca di Montezemolo è pronto, dopo tanti tentennamenti, a scendere in politica se Berlusconi gli lascerà lo spazio. A questo scopo sta scegliendo le teste d'uovo per formare la sua squadra. Ormai è tardi, l'effetto sorpresa dopo i ripetuti annunci e smentite non funziona più; Montezemolo nell'immaginario pubblico si colloca sullo stesso piano delle vecchie facce politiche: l'immagine si è logorata prima ancora di scendere nell'agone politico, tantè che la consistenza - nei sondaggi - è inferiore a quella dell'Udc.

lunedì 28 maggio 2012

Risposte di maturità politica

In queste ultime settimane il popolo italiano ha dato due risposte di maturità politica-culturale che non da tutti sono state correttamente interpretate come tali. Ci riferiamo all'alto tasso di assenteismo ai ballottaggi elettorali per i sindaci e alla spontanea risposta della piazza, in molte città d'Italia, alla bomba esplosa davanti alla scuola di Brindisi.
Premesso che la situazione non è omogenea in tutto lo stivale ma, come si dice, a macchia di leopardo, solo il 51% degli aventi diritto al voto ha scelto il sindaco e la formazione politica di suo gradimento con un tasso di astensione del 49%. Il che vuol dire che un italiano su due non si è recato alle urne per scegliere il suo sindaco. Se il fatto ha un significato questo non può essere altro che la manifestazione di dissenso e disistima non verso questo o quel politico ma nei confronti della Politica, quella con la P maiuscola. Dopo i fatti di malaffare amplificati dai mass media, dopo le promesse non realizzate, dopo le inutili risse in parlamento e nei dibattiti, dopo le riforme non varate, il popolo ha capito che la verità non è nelle mani dei politici e dei loro leader; e neppure la capacità di saper rinnovare il Paese in quanto non sanno rinnovare neppure se stessi.
L'astensione ha significato la volontà di un cambiamento radicale: della legge elettorale, del finanziamento ai partiti, della riduzione dei parlamentari, della modifica del Senato e dell'assetto regionale e ministeriale; il ripristino della legalità e una revisione nella scelta dei manager destinati ad occupare le poltrone degli enti pubblici statali e comunali, e così via. Essendo entrati nell'era della globalizzazione e dei conseguenti riflessi che la tecnologia e la finanza avranno sui popoli, non possiamo affrontare i problemi ed il futuro con le attrezzature che risalgono alla Rivoluzione francese. Questo gli elettori lo hanno capito e i segnali che, nel tempo, hanno dato sono evidenti: occorrono facce nuove in grado di capire la complessità del periodo che stiamo attraversando. Ecco allora un Matteo Renzi a Firenze, un Federico Pizzarotti  a Parma, un Marco Doria a Genova: personaggi fuori o contrastati dai vertici che dettano le regole nei partiti. Così come a Verona, Milano, Napoli, Palermo, Pavia e Lecce hanno scelto un usato che di sicuro aveva dato prove di capacità (magari professionale) o, soprattutto, di essere defilato rispetto alle indicazioni del partito di provenienza.
Come possono, personaggi con scorta, auto, autista e segretari, capire la quotidianità dei cittadini, se non si recano neppure alla posta o a comprare le sigarette in quanto c'è chi svolge questo servizio per loro? Se non sentono sulle loro spalle e portafogli il peso dei problemi famigliari quotidiani come possono immaginare un futuro diverso? In altri tempi in Occidente i cambiamenti avvenivano con moti di piazza e insurrezioni, oggi la maturità culturale passa attraverso i segnali elettorali e le convocazioni spontanee.
L'altro segnale è quello dimostrato dai cittadini scesi in piazza per esecrare "il terrorismo" (non importa se di mafia, di brigatisti o di apparati deviati dello Stato) mentre l'ufficialità dei comunicati propendeva per la pista del "singolo pazzo". Il popolo ha dimostrato di essere maturo politicamente e culturalmente rigettando le versioni politiche alla camomilla che suggerivano un episodio isolato e, quindi, trascurabile come pericolosità.

venerdì 25 maggio 2012

Ambiente e industrializzazione

Sintesi dell'intervento che il decano della Sidd terrà al convegno di Morolo (Frosinone) su il lavoro in funzione dei parametri territorio-popolazione-risorse (umane e naturali), domani 26 maggio nella sala delle conferenze del comune.

Lunedì: la maturità politica degli elettori

lunedì 21 maggio 2012

Il convegno di Morolo

Tema
"Ciociaria: il lavoro in funzione dei parametri TPR, Territorio, Popolazione, Risorse"
Luogo
Morolo (Frosinone), sala conferenze, piazza S. Antonio
Quando
sabato 26 maggio ore 9.30-13.00
Programma
saluti delle autorità, interventi, buffet di prodotti tipici locali, passeggiata conoscitiva del paese
Interventi annunciati
Roberto Canali  già dirigente nazionale Ans
Pietro Zocconali  presidente nazionale Ans
Anna Maria Coramusi vice presidente nazionale Ans, presidente cooperativa maggio 82
Anita Fiaschetti referente Ans provincia Frosinone
Giulio D'Orazio già vicepresidente nazionale Ans
Giovanni Proia presidente Cna Frosinone
Emiliano Spaziani architetto ricercatore
Ferruccio De Stefano primario patologo
Ettore Togneri presidente Cia Frosinone
Marco Cuppoletti dirigente Ans Lazio
Giovanni Crescenzi dirigente Banca Credito Cooperativo
Federica Bianchi,  testimonianza
Adesioni ed informazioni
A. Fiaschetti  3471661436, R. Canali 3478178242
Il comune di Morolo si trova tra i comuni di Sgurgola e Supino e lo si raggiunge svoltando al bivio per Morolo lungo la via Casilina.

giovedì 17 maggio 2012

La logistica


Dalla rivista Scienza e Tecnica riprendiamo l'articolo della demodoxaloga della Sidd Antonella Liberati

martedì 15 maggio 2012

Lo sviluppo possibile

Nella nuova era nella quale siamo entrati anche l'economia non potrà fare affidamento sull'aiuto e le risorse altrui, a meno che non siano interventi predatori camuffati di buonismo. Pertanto ogni frattale di T-P-R (porzione più o meno vasta dell'ambiente) dovrà inventarsi risorse in loco, addirittura comune per comune. Tanto per fare un esempio, e come stimolo al convegno che il 26 si terrà a Morolo (Frosinone) su Il lavoro in funzione dei parametri T-P-R : Territorio, Popolazione, Risorse, schematizziamo l'interpretazione demodoxalogica:
Rimanendo in Ciociaria, dobbiamo dire che il territorio è da millenni rimasto tale, ciò è avvenuto perchè la natura ha delle sue K (costanti) che diventano leggi universali, per cui la modifica del territorio avviene normalmente nel corso dei secoli per eventi naturali. Con l'industrializzazione, l'applicazione della tecnica per aumentare la produzione, si sono spinti i consumi all'eccesso modificando - repentinamente - non solo le abitudini e la cultura della nostra civiltà ma anche l'aspetto del territorio e le sue risorse naturali. E' bastata una contrazione della produzione industriale per respingere nei loro luoghi di provenienza i lavoratori che avevano abbandonato l'agricoltura e l'artigianato per il miraggio delle fabbriche o degli impieghi. Non per questo dobbiamo distruggere l'industrializzazione ma ripensare il lavoro partendo da quello che può offrire l'ambiente.
Prendiamo il caso di Morolo, che ospita il convegno. E' un territorio montano, quindi possiamo ipotizzarlo boscoso e poco adatto alla coltivazione estensiva. Perchè non sviluppare la cultura dei funghi, attraverso l'incentivo ad una cooperativa di raccolta e distribuzione, insegnando fin dalle elementari la distinzione ed il rispetto verso i prodotti della natura? Così per i mirtilli o altri frutti del sottobosco, per non parlare della possibilità del pascolo con la vendita del latte e dei prodotti caseari locali. Ma Morolo ha un'altra possibilità, quella di sfruttare l'aria, il panorama e le passeggiate in montagna, attraverso percorsi attrezzati anche per soste e barbecue. Quindi sviluppare il turismo o l'agriturismo per le famiglie. Ma il comune ha un'altra risorsa (in questo caso culturale) che non ha uguali in tutto il Lazio: la sua biblioteca. In Toscana moltissimi paesetti hanno ripreso vita ospitando gruppi di studenti anglosassoni o tedeschi che, per 20 giorni o tre mesi, vanno a perfezionarsi nella lingua e nella storia italiana, con occupazione lavorativa di insegnanti estivi, cuochi, camerieri, ecc. Non è la sicumera ma meglio di nulla! 
L'ingente mole della biblioteca morolese avrà pure dei filoni specializzati (es. su sant'Agostino o gli Ernici), basterebbe iniziare con dei convegni di studio specializzati, divulgandoli nelle comunità accademiche interessate ad approfondire la lingua latina o le tematiche dei volumi in giacenza nella biblioteca.
Le sollecitazioni per un lavoro in funzione dei parametri Territorio-Popolazione-Risorse non mancano e l'appuntamento del 26 p. v. è l'occasione per un confronto.

giovedì 10 maggio 2012

Demodoxaloghi della Sidd

Ieri pomeriggio all'università di Trieste, nell'ambito del corso di Studi strategici ed Economia internazionale di Arduino Paniccia,  il direttore dell'agenzia stampa della Sidd Francesco Bergamo ha svolto una applauditissima lezione sulla demodoxalogia. Per l'occasione è stato mostrato un power point e alcuni filmati su questioni d'attualità e di respiro internazionale. E' la seconda volta che Bergamo è tornato nell'aula dell'università di Trieste, dopo la lezione dello scorso anno accademico, stante il notevole interesse degli studenti verso la scienza che studia i fenomeni sociali, il formarsi e l'orientamento della pubblica opinione. Il demodoxalogo Bergamo è un esperto di Osint ed ha seguito come giornalista embedded le forze armate italiane nelle missioni internazionali nelle zone a maggior rischio ed instabilità balcaniche e mediorientali.

La centenaria Società italiana per il progresso delle scienze ha pubblicato gli atti della LXX Riunione, svoltasi a Roma il 15 e 16 aprile del 2010, sul tema Comunicare nell'età marconiana. Tra gli interventi segnaliamo quello di Antonella Liberati, già direttore della Sidd, definita dalla Sips "esperta di demodossalogia". Nel suo intervento la Liberati ha espresso, sin dal titolo, "Un punto di vista demodoxalogico" evidenziando l'apporto dato, nel bene e nel male, dalla radio migliorando la conoscenza culturale ma anche inducendo bisogni fittizi, ponendo l'uomo nella condizione di Prometeo in presenza di un'evoluzione che ha mutato radicalmente l'equilibrio popolazione-territorio-risorse tangibili e intangibili. Quanto prima pubblicheremo su codesto blog l'intervento svolto.

Il 2 maggio sull'agenzia stampa online Informatore Economico Sociale (www.demodossalogia.it) Francesco Bergamo ha pubblicato una articolata nota divulgativa di strategia internazionale dal titolo: Psyops per battere i talebani. Stante le rilevanti argomentazioni demodoxalogiche domani la pubblicheremo sul blog.

 

mercoledì 9 maggio 2012

Tecnici e cattedratici

Fin dalla scuola media e poi nelle superiori ho avuto una grande ammirazione per alcuni insegnanti: per il modo di esporre gli argomenti e per le nozioni impartite al di fuori dei testi e, forse, dei programmi scolastici. All'università rimasi affascinato per la magniloquenza del linguaggio e dei concetti trasfusi da illustri cattedratici. Con il cambio della facoltà ed il passare degli anni accademici (premesso che mi riferisco all'area umanistica) venne meno la fiducia verso coloro che erano deputati all'insegnamento universitario: da quei personaggi che dal quadrato di legno denominato cattedra, assimilabile all'ex quadrato della televisione tradizionale oggi sostituito dal tablet, si ripetevano - nel corso degli anni - sempre le stesse argomentazioni, spesso frutto di una giovanile ricerca elevata ad imperituro fondamento o alla sintesi di pubblicazioni di autori nazionali e internazionali. Anzi, di fronte alle novità prospettate dai giovani ricercatori la risposta dei cattedratici spesso è stata: chi sostiene ciò? Se avallate da un collega, magari istrione, le argomentazioni venivano accettate, se opera del giovane respinte. Da qui le motivazioni per l'inflazione di pubblicazioni di soliti studi, fritti e rifritti, su testi consolidati nell'ambiente cattedratico. Eppure dallo scatolone di legno della cattedra sino al recipiente tv lo strumento d'informazione e conoscenza è cambiato per adeguarsi al movimentuum dei tempi; se per Marshall McLuhan la forma dà sostanza ai concetti comunicativi, la scenografia migliora la comprensione dei testi dello spettacolo. Per moltissimi docenti, invece, la teatralità (se la usano) e le argomentazioni rimangono sempre le stesse, come se non si accorgessero di quanto avviene intorno a loro. Per fortuna ci sono le eccezioni!
Con l'avvento del governo di Mario Monti gli italiani hanno tirato un sospiro di fiducia: perbacco, tutti quei professori, molti dei quali con prestigiose lauree conseguite all'estero, avrebbero indicato mete, programmi e tempi per superare la crisi del Paese. Sappiamo che non si ottiene facilmente e in pochi anni il risanamento dei conti e la ripresa economica ma, in sei mesi, ci aspettavamo almeno l'indicazione dei traguardi ed il percorso da compiere! Invece il governo dei professori sembra navigare a vista e chiedere l'aiuto proprio a quei partiti che avendo fallito sono stati, di fatto, commissariati dall'Unione Europea e dal Presidente della Repubblica. Professori in compagnia del fior fiore di burocrati che dovrebbero ben conoscere i meccanismi e i risvolti della conduzione dei dicasteri ma che, in pratica, si applicano a mettere le toppe dove non incontrano resistenze sociali.
L'ultimo provvedimento governativo mi è incomprensibile: agevolare il rientro in Italia dei cervelli giovanili fuggiti nelle università estere per acquisire un prestigioso titolo di studio. E' come certificare che le università italiane non sono all'altezza di quelle estere, confermando allora il mio assunto iniziale! Ma chi sono questi giovani che sono andati a studiare all'estero? Evidentemente figli di famiglie che possono permettersi il pagamento della retta universitaria e l'affitto di un appartamentino: studenti che, per il loro status sociale, non accetterebbero di alloggiare in una stanza con altri quattro colleghi o mangiare alla mensa. Sarebbero questi i cervelli che si vorrebbero far rientrare? Pare proprio di si, in quanto la maggioranza è figlia di noti parlamentari e imprenditori: le caste al potere che si perpetuano per cooptazione. Giovani cervelli certificati tali così come le "bolle papali" nominavano alle cariche religiose o amministrative i rampolli degli ecclesiastici, mentre migliaia di giovani rimasti in Italia si adattano con un panino e una stanza in comune con altri a percorrere gli studi spinti dal desiderio di apprendere, scoprire, inventare. In una parola gli autentici cervelli di cui il nostro Paese ha bisogno.
A meno che tra le lauree conseguite all'estero (e per definizione prestigiose) non si intendano anche quella comprata al figlio di Umberto Bossi o di istituzioni similari, che sono tante (anche in Italia). Dopo le lauree in Scienza della Comunicazione in base al curriculum del candidato, qualche esame e una tesina, sfornate con un decreto del governo di Silvio Berlusconi ed elargite a deputati, giornalisti, funzionari ministeriali e militari ora abbiamo le "prestigiose" lauree conseguite all'estero: a Malta, in Albania, ecc.
Stante così le cose sorge un legittimo dubbio: dove hanno conseguito le loro lauree i professori e i tecnocrati ministeriali che ci governano, a Tirana?

Domani: demodoxaloghi della Sidd

lunedì 7 maggio 2012

La riscossa dai comuni

Se diamo uno sguardo alla Storia possiamo constatare che, nei momenti di crisi, il superamento è avvenuto grazie all'attivismo culturale, economico o sociale dell'insieme delle piccole comunità. E' come se la gente si fosse improvvisamente resa conto di non poter contare sulle figure carismatiche o sull'apporto delle istituzioni ma, anzi, di vedere in esse il nemico che ha ridotto la popolazione in stato di arretratezza o schiavitù.
Il risveglio nel '400 dei comuni e delle signorie italiane fu possibile grazie all'intraprendenza degli artigiani, dei commercianti e dei costruttori che rivendicarono la legittimità della loro partecipazione alla gestione della cosa pubblica. Così come in Inghilterra furono i manufatturieri e i primi industriali a ridare vigore alla corona inglese e in Francia il cosiddetto Terzo Stato che segnò una svolta nella concezione politica.
Mentre il dirigismo, cioè la centralità del potere nelle mani del re o del governo di un paese, è essenziale per il passaggio dalla civiltà contadina (disunita in quanto legata al frattale del territorio) a quella industriale (per la visione d'insieme dei piani di sviluppo), nei momenti di recessione (guerre, crisi economiche o ambientali) le istituzioni non arrivano a risolvere tutte le situazioni di emergenza e le richieste di sostentamento. Da qui la constatazione che, per la ripresa, le comunità territoriali dovranno superare gli eventi facendo affidamento solo sulle forze locali; per fare un esempio recente citiamo lo sviluppo del Friuli sia dopo la frana del Vajont che del successivo devastante terremoto.
Oggi siamo al centro di una crisi politica o di rappresentanza che non ha più legami con il territorio, con le ideologie che hanno dato vita ai partiti e - soprattutto - con una visione del futuro. Tant'è che gli unici movimenti politici che raccolgono ancora consensi sono quelli radicati nei frattali (piccole e medie realtà comunali) o rappresentati da istrionici mangiapolitici (più per calcolo che per vocazione).
Mai come in questo periodo la gente ha respinto le sollecitazioni provenienti dai partiti in quanto preoccupata per la propria sussistenza e senza una visione del futuro, da qui lo scadimento di tutti i valori sinora accettati per privilegiare solo i propri interessi. Ma, dato che l'esser monadi equivale ad essere impotenti di fronte agli altri e alle istituzioni, il secondo passaggio sarà l'accorpamento tra monadi (persone isolate nella loro torre d'avorio) per dar vita ad alleanze di comodo (o scopo) per raggiungere - di volta in volta - minimi, condivisi traguardi. Cioè la ripresa dei rapporti sociali e politici verso la nuova civiltà fondata su diversi valori, forme di rappresentanza ed istituzioni.

Domani: il lavoro in Ciociaria

venerdì 4 maggio 2012

Previsioni elettorali

Politologi e sondaggisti si sono sbizzarriti nel fare previsioni sulla partecipazione al voto e sui risultati elettorali delle elezioni amministrative di domenica: l'affluenza sarà bassa, Beppe Grillo farà il pieno di voti, la Lega diminuirà i consensi e il PdL si troverà in difficoltà. Opinioni che nascono dai recenti eventi delle cronache politico-giudiziarie.
A nostro avviso occorre distinguere le intenzioni di voto espresse dagli interpellati nei sondaggi: nel senso che le domande e le risposte si riferivano ai partiti e movimenti politici nazionali mentre il voto di domenica è amministrativo; si sceglie il sindaco. In questo caso la partecipazione è più sentita e sollecitata da amici, parenti e dagli stessi interessi legittimi dei votanti (strade, scuole, servizi, ecc.), ma anche qui occorre fare un distinguo: nelle piccole città l'affluenza sarà in linea con le passate elezioni amministrative mentre nei grandi comuni si noterà la disaffezione al voto dei cittadini. Un giudizio complessivo sul sentimento degli elettori potrà essere colto analizzando i risultati dei capoluogo di regione Palermo e Genova (per la crisi interna al Pd) e dei comuni di Verona, Como, Monza, Alessandria, Asti, Belluno e Sesto S. Giovanni (Milano) per le vicende della Lega e lo sfaldamento del PdL che potrebbero favorire l'astensione e il Movimento cinque stelle di Grillo.
Comunque secondo noi la Lega non dovrebbe avere quel calo di consensi di cui si vocifera in quanto è assai radicata sul territorio attraverso proprie sedi e nuclei storici di militanti, oltre ad aver dato l'impressione di fare realmente pulizia al suo interno. Per quanto riguarda il partito di Angelino Alfano possiamo constatare la moltiplicazione di liste civiche filiate dal PdL che potranno rosicchiare qualche voto in nome della municipalità. Nel complesso, anche per la decuplicata presenza di liste civiche create da personaggi locali in cerca di visibilità, la situazione risulterà più complicata per la presenza di consiglieri comunali rappresentanti di se stessi ma non di programmi o ideologie.

Lunedì: la riscossa dai comuni

giovedì 3 maggio 2012

Ricordando Magi-Braschi

Il generale Adriano Giulio Cesare Magi-Braschi  (1917-1995), discendente dall'omonima nobile famiglia napoletana, ha dedicato la sua vita alla carriera militare; laureato in Germania in Psicologia Sociale si è specializzato in guerriglia psicologica presso l'apposita scuola dell'esercito francese e, per un breve periodo, ha collaborato con i vecchi servizi segreti italiani (Sifar) per poi essere destinato come addetto militare nei paesi dell'Oriente. Nella scuola di guerra italiana ha coniugato le nozioni apprese in Francia con la demodoxalogia, di cui è stato un docente in vari corsi. Dal sito htt://www.timmylove.altervista.org/tl/nom/tv.html (Timmy Love) riportiamo dei brani che ricordiano le lezioni di Magi-Braschi a proposito della guerra psicologica.:

Domani: previsioni elettorali