venerdì 30 agosto 2013

Interventi umanitari

Ciclicamente gli Usa intervengono militarmente con "missioni di pace" in quei paesi ad economia non matura, ove la politica è instabile, schierandosi con questa o quella fazione per consolidarla al potere, decidendo chi è buono e chi è cattivo. Ovviamente la scelta tra i contendenti è in funzione della ricaduta economica in favore dell'America e nella missione di pace gli americani coinvolgono il maggior numero dei paesi occidentali con la scusa di comuni interessi ma in realtà per distribuire sugli altri il peso morale dell'intervento, salvando la faccia dall'accusa di guerrafondai.
Gli interventi armati ciclici sono in funzione della produzione di armi degli Usa che sono il maggiore produttore nel mondo di tecnologia militare e fattore trainante per l'intera economia americana. Quando sopraggiunge un nuovo ritrovato di distruzione le aziende devono provarne sul terreno l'efficacia e smaltire le scorte giacenti nei magazzini, ecco allora il vero motivo delle missioni di pace altrimenti non si capirebbe in quale modo avviene la scelta dei buoni e dei cattivi.
C'è sempre la scusa che l'altro è in possesso di armi di distruzione di massa mentre la realtà è che le armi più distruttive sono quelle che si testano nei vari interventi umanitari: dalla Serbia all'Iraq ed ora sulla Siria, o meglio sull'inerme popolazione, destinata come al solito a pagarne le conseguenze.

giovedì 29 agosto 2013

Il controllo della società

Quanto sopra sono due stralci da un'articolo segnalato dal demodoxalogo Francesco Bergamo, ripreso su http://www.circolo-latorre.com/home.jsp?drub=17766, Effedieffe.com, Real New Australia del 15 agosto 2013,  traduzione a cura di Massimo Frulla, revisione di Lorenzo de Vita.
I demodoxaloghi ritroveranno, specie se andranno sul link a leggere il testo integrale, molti concetti espressi dalla scuola della Sidd.

mercoledì 28 agosto 2013

Continuum -5

Come sinora visto possiamo ipotizzare il cammino del Tempo come un continuum, un eterno divenire verso un futuro reso possibile da un "passato" che è stato, a sua volta, "futuro" e da cui si è alimentato. Un futuro che conserva i tratti caratteristici più importanti della sua storia, motivo per il quale è possibile trarre l'evoluzione degli andamenti degli eventi che verranno (il continuum) attingendo alle similitudini del passato poiché nulla si crea e nulla si distrugge, secondo la legge del chimico Antoine-Laurent Lavoisier (1743-1794) sulla conservazione della materia.
Gli studiosi di esoterismo potrebbero sostenere che le divinazioni sono possibili in quanto non c'è distinzione tra passato e futuro, mentre gli scrittori di fantascienza "percepirebbero" eventi futuri, seppure in modo confuso e fantastico, in quanto il nostro quotidiano altro non è che la sensazione ingannevole di un presente a cavallo di un passato e di un futuro (il continuum), quindi la sensazione di quel malessere che deriva dal non conosciuto. (Vedasi Franco Rizzo in Consenso ed istituzioni, edito da Esi Palermo 1981).
Tornando alla filosofia dell'opinione pubblica, che è la materia del nostro breve corso di demodoxalogia, la Sidd-società italiana di demodoxalogia osserva che se le previsioni meteorologiche sono possibili ciò si deve alle carte della direzione dei venti, elaborate dai vari centri di ricerca internazionali, che seguono il percorso delle nuvole (acqua condensata e ghiaccio) correlandolo all'evoluzione della temperatura: è un movimento continuum così come lo è l'alimentazione umana descrittaci da Toddi.
(continua -5)

martedì 27 agosto 2013

Risiko Berlusconi

Silvio Berlusconi sta giocando la partita più difficile della sua vita. Per cinquantotto anni ha fatto l'imprenditore di successo senza incappare in denunce di qualsiasi tipo, dal fisco all'ispettorato del lavoro, dall'ufficio d'igiene alle molestie sessuali, tanto per citare quelle che solitamente colpiscono gli imprenditori; da quando è sceso in politica è stato bersagliato da controlli, denuncie e condanne, non gli si può dar torto quando sostiene che su di lui c'è stata una persecuzione da parte di determinati magistrati. Possiamo però anche osservare che solitamente parecchi dei cosiddetti capitani d'industria sono molto abili nello scansare verbali ed ispezioni ricorrendo a gratificazioni natalizie (e anche in altre occasioni) elargite, a piene mani, verso impiegati ed ispettori del lavoro, dell'azienda sanitaria, del fisco, dei vigili urbani e così via. 
Col  passaggio di Berlusconi in parlamento c'è stato un salto di qualità nelle indagini, quindi il caso è politico! Il cavaliere non ci sta ad essere condannato, inoltre è alla guida del maggior partito italiano (stando ai sondaggi) e non può essere ristretto ai domiciliari; il popolo lo reclama nelle piazze, vuole vederlo, toccarlo ed osannarlo.
Ricorrere contro la condanna della cassazione alla corte europea è un rischio: se venisse confermata finirebbe la carriera politica nazionale, internazionale e anche imprenditoriale.
Se il capo dello stato lo dovesse graziare (come suggerito dal suo entourage) sorgerebbe il quesito: perchè a lui sì e a Marco Pannella (distribuzione in piazza di droga) e Beppe Grillo (incidente d'auto colposo) no?
Se il parlamento dovesse varare un'amnistia (o tramutarla in pena pecuniaria, come più probabile) ai condannati per reati finanziari con illecita esportazione di capitali nei paradisi fiscali dovrebbe, a maggior ragione, estenderla a tutti gli illeciti amministrativi compiuti da imprenditori, faccendieri o pubblici funzionari per concussione, corruzione o distrazione, comportanti pene inferiori ai quattro anni. Ma tutti gli altri reati: dai furtarelli allo spaccio di droga, dall'incidente colposo al raggiro o all'immigrazione clandestina, ecc.? Per non parlare dei detenuti in attesa di giudizio!

lunedì 26 agosto 2013

Non sono colpevole

Il leader della destra italiana Silvio Berlusconi lo ripete, da moltissimo tempo, in tutti i modi e a tutti: sono innocente quindi non colpevole! I suoi avvocati rincarano la dose: i giudici hanno emesso la sentenza senza ascoltare centinaia di testimoni che erano pronti a giurare sulla correttezza amministrativa dell'imputato.
E' normale e anche giustificato che qualsiasi accusato si dichiari non colpevole poiché, in buona fede, ognuno di noi ritiene di essere nel giusto, nel senso che la sua coscienza trova sempre delle giustificazioni. Quanti sono andati in prigione per aver ucciso il ladro che stava rapinando il suo negozio? Quanti altri per reagire ad una offesa hanno malmenato il provocatore? Qual è quel commerciante che, per arrotondare il magro introito della giornata, non ha emesso lo scontrino fiscale? Per non parlare di coloro che hanno portato i propri soldi (e qualcuno anche gli altrui a loro insaputa) nei paradisi fiscali all'estero, tant'è che un precedente governo fece un'apposita legge per farli rientrare, favorendoli con lo sconto della tassazione.
Ad ogni nostra azione c'è sempre una giustificazione buonista poiché la religione cattolica ci ha insegnato che siamo tutti buoni, tutti perdonabili, tutti perfettibili. Anche il bambino che ha mangiato di nascosto la marmellata dirà che non è stato lui, così come decine di amici e parenti di un condannato giureranno sull'innocenza e rettitudine del reo. A volte capita anche che, oltre agli amici e parenti, vadano in tribunale a testimoniare l'integrità di un teste anche i suoi dipendenti!
A proposito di testimonianze riportiamo quanto scritto nel Dizionario antiballistico di Pitigrilli (Dino Segre) editrice Sonsogno Milano 1953:
Mercoledì 28 la 5° puntata del corso di demodoxalogia.

venerdì 23 agosto 2013

Il divenire -4

Secondo Toddi il tempo altro non è che moto: dal passato verso il futuro, quindi un perenne divenire. Come visto il 14 scorso, nella prima puntata, il filosofo statunitense John Dewey (1859-1952) sostenne che non accade nulla che non sia parte di una corrente continua di eventi: pertanto il perenne divenire di Toddi e la corrente continua di eventi di Dewey postulano il non conosciuto di Franco Rizzo, quale sensazione di un futuro che inconsciamente percepiamo poiché creato dal presente che altro non è che l'anello di congiunzione tra passato e futuro. Dal che trascende che, se il futuro è lo spostamento del presente, gli eventi futuri dipendono dai movimenti pregressi: quindi facilemente rilevabili.
La pagina è riprodotta da Geometria della realtà e inesistenza della morte, opera citata.   (continua - 4)

giovedì 22 agosto 2013

In nome del popolo

Qualche anno fa i leghisti provarono a sostituire la frase "la giustizia è uguale per tutti" con "la giustizia è amministrata in nome del popolo", cosa voleva significare il cambiamento di rotta? Che, essendo i giudici una casta di togati che perseguitavano politici e imprenditori di destra innocenti per eliminarli dalla scena politica favorendo i comunisti, l'amministrazione della giustizia (o perlomeno le sentenze) doveva essere affidata al popolo in quanto indiscusso arbitro delle sorti del Paese. Che poi il popolo non sapesse nulla di diritto civile, penale o costituzionale, non sarebbe stato un problema: dato che il popolo delega i politici a rappresentarlo questi avrebbero amministrato la giustizia in nome del popolo, riassumendo su di loro due dei tre poteri costituzionali che ogni paese civile si è dato dopo la Rivoluzione francese: il legislativo che emana le leggi, l'amministrativo che le attua e la magistratura che sanziona abusi e irregolarità.
Questa volta ci sta provando il Pdl sostenendo che, dato che milioni di italiani seguono politicamente Silvio Berlusconi, togliere dalla scena politica il capo indiscusso del partito equivalerebbe alla emarginazione della formazione politica maggioritaria, cioè ad un colpo di stato in guanti bianchi. Come sopravviverebbe un partito e il suo popolo senza capo? Quindi in nome del popolo, che così vuole,  Silvio non deve essere messo nella condizione di restare lontano dalla politica attiva, trovino gli altri la soluzione.
Il che equivale a dire: se un padre di famiglia, con moglie, cinque figli e genitori anziani a carico viene sorpreso a smerciare un'infima quantità di droga e, per tale motivo essendo oltretutto recidivo, rinchiuso in carcere, in nome della giustizia reclamata dal popolo dovrebbe essere rimesso in libertà poiché altrimenti la famiglia ne risentirebbe le conseguenze: senza il capofamiglia chi provvederebbe ai suoi bisogni?
Siamo sicuri che basterebbe una sanzione pecuniaria? La logica delle aziende e di qualsiasi affare o attività umana consiste nel calcolare il profitto che si ricaverà, mettendo in conto anche le eventuali perdite (insolvenze, deperimenti o danni, tasse e sanzioni). Rimettere in circolo i recidivi non è un atto di giustizia ma un cattivo esempio e un pericolo per la società. 

mercoledì 21 agosto 2013

Il presente non esiste -3

La figura 1 citata nel post di lunedì scorso (l'espansione ellittica del tempo nello spazio) interpreta sul piano filosofico quello che nelle teorie astronomiche rappresenta il percorso elicoidale della Terra verso la stella apicale, come illustrato da Toddi (Pietro Silvio Rivetta conte di Solonghello) nelle sue lezioni e pubblicazioni. Se nulla si crea e nulla si distrugge la memoria degli eventi accaduti, secondo la demodoxalogia, seguirà nel tempo e nello spazio l'espansione nell'Universo condizionando inconsciamente gli avvenimenti successivi in quanto la distinzione tra passato e futuro è un punto senza dimensione definito convenzionalmente presente e che non può contenere nulla: la sensazione "del conosciuto" perorata da Franco Rizzo (già docente di sociologia politica).
Il presente altro non che che un divenire, qualcosa che esisteva prima e che esisterà dopo. Da Geometria della realtà e inesistenza della morte (editore De Carlo Roma 1947) riportiamo le spiegazioni di Toddi:

(continua -3)

martedì 20 agosto 2013

Silvio c'è!

Per fortuna che c'è Silvio Berlusconi che, in un modo o nell'altro, in questa estate afosa ci offre lo spunto per divagazioni e opinioni serie o semiserie, se non addirittura tragiche; altrimenti non sapremmo cosa scrivere per tenere in allenamento le dita che scorrendo sulla tastiera vorrebbero esprimere frasi se non dotte perlomeno serie.
Da moltissimi mesi la strategia del nostro uomo, in vista dell'esito dei vari processi, è cambiata: cortese e buonista con il governo di Enrico Letta, lamentoso ma non aggressivo con i magistrati, fiducioso con il Capo dello Stato, ecc. Si è persino rifatto il look fisico e psicologico: la bocca sempre sorridente per mostrare i dentoni alla Fernandel (il comico francese dello scorso secolo che impersonò don Camillo nella famosa serie cinematografica) e la fidanzata sempre al suo fianco, per dare l'impressione di essere tranquillo e con la testa a posto: ha persino una giovane fidanzata a dimostrazione che i festini (o cene eleganti) nella villa di Arcore sono un ricordo degli anni giovanili! Una gioventù (beato lui!) che lo ha accompagnato sino ai settant'anni.
Anche la figlia prediletta Marina Berlusconi ha voluto tranquillizzare amici e nemici: "non entrerò in politica", quindi non subentrerà al padre. Amici di partito non abbiate paura il posto di leader della destra si renderà disponibile. Giudici e politici siate clementi con l'uomo, come vedete ha già ridotto l'attività politica e la figlia non subentrerà; il ragazzotto ormai cresciuto e accasato ha messo la testa a posto, possiamo anche assolverlo da tutti i suoi peccati!
Solo per la goduria del popolo (quello che i romani chiamavano plebe) saranno suonati gli inni di guerra perché alla gente certe frasi piacciono e vanno ripetute (come diceva Petrolini nella partedi Nerone) : per tenerlo sempre pronto all'azione e far vedere agli altri che il popolo reclama giustizia per il capo, anzi la esige, altrimenti .........
Altrimenti è come il temporale estivo, dopo la pioggia torna il sole. Facciamo sfogare in piazza la plebe se è necessario per salvare il governo tanto l'inciucio già è stato delineato, si tratta di calmare le acque.

lunedì 19 agosto 2013

Spazio infinito -2


Lo scorso mercoledì abbiamo iniziato un breve corso di filosofia dell'opinione pubblica estrapolando da quanto già scritto negli scorsi anni, in varie pubblicazioni, sulla demodoxalogia. La pagina sopra riprodotta è tratta dall'intervento svolto il 18 novembre 1998 al Convegno internazionale di Roma su Il Tempo nel Medioevo, come in atti pubblicati dalla Società italiana di Demodoxalogia nel marzo 2000. Mercoledì prossimo pubblicheremo la figura n.1, citata nel testo, proseguendo nella visione filosofica del concetto di "memoria" in espansione nello spazio e nel tempo condizionando gli eventi successivi.   (continua - 2)

mercoledì 14 agosto 2013

La filosofia demodoxalogica -1

Quanto sopra è tratto da Demodossalogia ed opinione pubblica, edito dalla Società italiana di demodoxalogia nel marzo del 1998. E' un concetto che racchiude il punto di partenza della filosofia dell'opinione pubblica tesa ad enucleare i presupposti metodologici che sono alla base delle indagini sull'opinione pubblica, secondo la tradizione che risale alla demodossalogia di Paolo Orano (ex rettore dell'università di Perugia) e Federico Augusto Perini-Bembo (creatore della Fondazione di Demodossalogia Perini-Bembo di santa Ternita). Concetti rivisitati e aggiornati dagli studiosi che fanno capo alla Sidd per rapportarli alle moderne scoperte e ricerche scientifiche. Dal blog odierno partiamo alla scoperta della demodoxalogia traendo dalle pubblicazioni della Sidd - attraverso un preciso percorso logico - le linee fondamentali per arrivare al cosiddetto metodo in.de. (indagine demodoxalogica). In pratica un brevissimo corso sull'opinione pubblica rapportandolo a quelle costanti K universali che regolano l'intero universo.  (continua 1)

martedì 13 agosto 2013

Soluzione Imu

Il Pdl è sul piede di guerra, deve tenere il governo di Enrico Letta sulla graticola sino a quando non sarà trovata una soluzione per liberare il cav. Silvio Berlusconi dal peso dell'eventuale restrizione ai domiciliari o lontano da attività pubbliche. Per ora la tattica dei due è quella di rinviare i problemi in attesa che le acque si calmino ma gli ostacoli posti al governo non conoscono tregua; l'ultima tegola è quella dell'imu: il Pdl vuole l'esenzione su tutte le prime case a prescindere dal reddito, il Pd per salvaguardare il bilancio dello stato esenterebbe l'imu solo per i redditi bassi. A settembre se il governo non riuscirà a salvaguardare Berlusconi dovrà inchinarsi di fronte alle ingiunzioni della nuova Forza Italia.
E' tutto un imbroglio e la soluzione per l'imu sarà il solito imbroglio a danno degli italiani.
Imu vuol dire imposta municipale unica e originariamente doveva andare ai comuni per far fronte alle loro esigenze di offerta di servizi, invece è prevalentemente dirottata verso lo stato e questo è già un imbroglio (di municipale c'è solo il nome) ma cosa potevamo aspettarci da un parlamento che già nella definizione spiega il programma? Il parlamento è composto dalla camera dei deputati e dal senato della repubblica, cosa fanno i parlamentari? Parla-no e mento-no, più chiaro di così!
Per venire incontro al Pdl la prima casa sarà esentata dall'imu, così gli italiani saranno contenti e Letta ci farà una bella figura. Poi, siccome la prima casa equivale ai risparmi che le famiglie italiane hanno in banca, visto che dal primo luglio scorso l'eccedenza di risparmio sui conti correnti è tassata alla fonte con un prelievo straordinario definito "supero della giacenza media" il concetto verrà esteso all'abitazione: un prelievo d'imposta sulla casa per il supero della media dei metriquadri. Non sarà l'imu ma una nuova imposta, cioè il solito imbroglio come l'abolito finanziamento pubblico ai partiti risolto sotto un altro nome e tutte le altre furbizie cui il parla-mento ci ha abituati.

lunedì 12 agosto 2013

Alibi e fantasie

Domenica 4 agosto, secondo le informazioni divulgate dalla Cia (i servizi segreti statunitensi), sarebbero dovuti avvenire attentati da parte di terroristi islamici; le ambasciate e i governi occidentali erano stati allertati. Non essendo accaduto nulla l'allarme è stato prorogato e non è ancora rientrato, nel frattempo negli stati belligeranti il numero di morti e attentati è rimasto nella media statistica, quindi si può dire che non è accaduto nulla: uno stato d'allarme per le truppe speciali Usa, i soliti bombardamenti degli aerei americani su obiettivi militarmente strategici di Al Quaeda: piccole cose di fronte al paventato pericolo.
A questo punto l'ingenuo commentatore si chiede: l'allarme è servito per nascondere o preparare massicci bombardamenti strategici o invasioni di territorio oppure è stato uno dei soliti errori che i servizi segreti di tutto il mondo sono soliti commettere?  Secondo il metodo "inde" di interpretazione dei messaggi (citato su il n. 313 anno LIX, ottobre 1996, di Scienza e Tecnica, la rivista della Società italiana per il progresso delle scienze l'articolo Perché esiste la disinformazione?) quello che conta sono il luogo e il momento del messaggio e non chi lo emette o cosa asserisce per capire il perché. Il classico esempio della scuola della Sidd (Società italiana di demodoxalogia) è quello del soggetto A (amico, collega d'ufficio, istituzione, ecc.) che - senza essere interpellato - comunica al soggetto B informazioni estranee all'argomento in oggetto o avulse dal contesto del luogo e del momento; sono notizie che il soggetto emittente A desidera diffondere indirettamente per suoi scopi, quindi quasi sempre non vere o parzialmente vere.
A meno che i cervelloni della Cia non abbiamo riferito, perché credute vere, informazioni provenienti dai soliti furbacchioni che campano con le notizie passate ai vari imbecilli dei servizi segreti. A tal proposito ricordo che negli anni '50 dello scorso secolo in un locale a pochi passi dalla sede del quotidiano romano Il Messaggero erano soliti transitare, per vendere le notizie, informatori e agenti di vari paesi. Non era infrequente vedere qualcuno che dopo aver dato un'occhiata alla sala chiedeva al barista: è già passato l'agente tal dei tali? La storia era nota a tutti ma gli agenti credevano di operare nel segreto.

sabato 10 agosto 2013

La grazia, presidente!

Signor presidente della Repubblica compia un atto di clemenza: dal dopoguerra l'Italia non ha conosciuto altro che fazioni in contrasto, anche violentemente, tra loro: oriente/occidente, comunisti/anticomunisti, fascisti/antifascisti, brigate rosse/brigate nere, democristiani/socialcomunisti, berlusconiani/antiberlusconiani, giustizialisti/garantisti e così via. Per il bene del Paese è giunta l'ora della pacificazione nazionale per chiudere un periodo travagliato della nostra storia, raggiungibile con un atto di grazia.
C'è un uomo che, per oltre ventanni, con le sue idee, la sua opera, gli scritti ed i discorsi ha segnato - in un verso o nell'altro - un solco profondo nella cultura e nella politica italiana; possiamo esacrarlo o idolarlo ma è indubbio che ha avuto e tuttora ha migliaia e migliaia di estimatori che si ritrovano sul medesimo versante ideologico.
Orbene quest'uomo è colpito da un mandato di cattura in seguito ad una sentenza che ha risentito del clima politico consentendogli, in un certo modo, di essere posto sul piedistallo alla stregua dei perseguitati dai regimi dittatorioriali così come accade, tanto per fare un esempio, a coloro che chiedono asilo politico in Francia o nei paesi del sudamerica.
Per ricompattare il Paese la concessione della grazia presidenziale sarebbe un atto di grandissima pacificazione e segnerebbe una svolta, anche costituzionale e giurisprudenziale. Coraggio presidente, Cesare Battisti (condannato in contumacia per concorso in omicidi) nel Brasile attende un segnale.

lunedì 5 agosto 2013

Si fa ma non si dice

"Si fa ma non si dice" cantava nel secolo scorso Milly che "si dice" fosse stata nelle grazie di un membro della casa reale italiana. 
Lo scorso mese la corte marziale degli Usa ha condannato un militare per aver divulgato su internet delle notizie vere ma che hanno messo in cattiva luce gli Usa (come detto nella sentenza). Quali notizie? Lo sterminio di inermi popolazioni e l'uso di armi tossiche nelle guerre (o missioni di pace) nello scacchiere arabo.

venerdì 2 agosto 2013

Il martire Berlusconi

La sentenza della Corte costituzionale ha condannato Silvio Berlusconi per il reato di frode fiscale rinviando ai magistrati milanesi il ricalcolo dell'interdizione dai pubblici ufffici.
Gli avvocati del cavaliere avevano sostenuto che il reato di elusione e provvista di denaro all'estero è un semplice reato finanziario non paragonabile all'evasione contributiva, motivo per cui si incappa nell'estinzione dello stesso o tuttalpiù è sanzionabile con il pagamento di una ammenda. Bell'esempio per un politico, capo di partito, più volte presidente del consiglio e tra i maggiori imprenditori d'Italia: è come se dicesse: "cittadini evadete il fisco, se poi vi beccano pagherete una multa". 
I suoi cortigiani sostengono che  il processo, come gli altri in corso, sia stato un vero e proprio accanimento giudiziario contro un uomo che paga, con le sue aziende, milioni di tasse allo Stato (e ci mancherebbe pure che evadesse del tutto) e dà lavoro a migliaia e migliaia di persone, facendo vivere dignitosamente intere famiglie: anche la mafia, nei suoi territori, dà lavoro ben retribuito a migliaia di abitanti garantendosi il controllo del territorio, però i lauti guadagni, sia per Berlusconi che per la mafia, non vanno ai lavoratori (che con la loro opera arricchiscono il datore di lavoro o il mafioso) ma al vertice dell'imprenditorialità organizzativa e agli azionisti, qualsiasi essi siano.
Nel mettere in luce la bontà d'animo di un uomo che altro non è che il riflesso della trasparenza di una coscienza integerrima i sostenitori sottolineano l'aiuto economico dato a tante ragazze che altrimenti avrebbero proseguito in una vita non certamente esemplare. A noi sembra che più di un aiuto economico sia il mantenimento nel benessere (con abitazione e stipendio garantito), mentre avrebbe potuto avviarle al lavoro come donne di pulizie o commesse o segretarie o altro per redimerle meglio ed evitare cattive tentazioni, ben sapendo come l'ozio genera il vizio. Se l'intenzione era di redimerle!
Dato che otto milioni di persone sono con il capo del PdL molti sostengono che non debba essere sottoposto alla giustizia, così come nel Far West americano i cittadini impiccavano o assolvevano gli imputati a loro piacimento. Cioè se uno ha molti amici e parenti può andare dal giudice e, in nome della volontà del popolo, far liberare qualsiasi malavitoso.