martedì 30 settembre 2014

La ruota della società


Pubblichiamo la copertina e pagina 88 degli atti dell'VIII Convegno nazionale di demodoxalogia  (Mira, 13 maggio 2000) Scienza, società ed opinione pubblica  per concludere con un grafico riassuntivo l'inchiesta sul post.industriale del 1986; domani pubblicheremo un secondo grafico che mostra l'evolversi nel tempo delle innovazioni socialculturali,
Preghiamo coloro che ci hanno contattato per commenti ed osservazioni (che pubblicheremo) di inviarle come allegato ad una mail.


lunedì 29 settembre 2014

Un mondo di monadi

Il post odierno è la continuazione di una parte delle conclusioni (pubblicate venerdì scorso) della Inchiesta demodoxalogica sul post-industriale che abbiamo iniziato a divulgare con brevissimi stralci venerdì 19 settembre. L'inchiesta è una tesi di ben 404 pagine suddivisa in tre capitoli (L'inchiesta demodossalogica/ La società post-industriale/ Considerazioni sociologiche), una premessa, note, riferimenti bibliografici, indice delle persone e delle organizzazioni citate. Discussa, a pieni voti, alla Facoltà di Sociologia de La Sapienza di Roma nel novembre del 1986, relatore Federico Augusto Perini-Bembo docente di Storia del Giornalismo alla facoltà di Scienze Politiche, correlatore Domenico De Masi docente di Sociologia Industriale alla facoltà di Sociologia.

(fine - da domani alcuni commenti)

venerdì 26 settembre 2014

L'era del cambiamento


(6 - ci avviamo verso la conclusione di quanto nel 1986 scrivemmo nella Inchiesta demodossalogica sul post-industriale)

martedì 23 settembre 2014

La fase di trapasso


(3 - continua)        N.B.: i dati relativi al robot in Usa si riferiscono al 1985

lunedì 22 settembre 2014

La società consumistica


Proseguendo il tema di venerdì scorso pubblichiamo altre due pagine tratte dalla Inchiesta demodossalogica sul post-industriale. (2 - continua)

venerdì 19 settembre 2014

Governare il cambiamento

Quanto sopra è tratto dalla tesi Indagine demodossalogica sul post-industriale del 17 novembre 1986 ove tra l'altro si sosteneva che la società industriale stava per finire per lasciare il passo all'epoca dei robots industriali che avrebbero estromesso gli operai dalla fabbrica; sarebbe stato quindi necessario prepararsi ad una riconversione lavorativa essendo il fenomeno esteso su scala mondiale. Un mutamento che non coinvolgerà solo il modo di lavorare ma anche l'economia e gli stili di vita.  Nei prossimi giorni pubblicheremo altri brani della tesi per chiarire la direzione del cambiamento.

giovedì 18 settembre 2014

Il puzzle dell'evento sociale



Come abbiamo visto ieri gli Usa si stanno disimpegnando nei confronti dell'Europa e del Medioriente dopo aver raggiunto l'autonomia in fatto di approvvigionamento energetico: il disimpegno è stato causato dal petrolio ma sta generando una svolta nella politica europea in conseguenza dei mutati assetti geopolitici.
Dalla Dispensa n.12 del corso di demodoxalogia svolto nel 2002 sul sito Opinione Pubblica di Bruno Zarzaca riprendiamo una parte degli esempi portati a dimostrazione dell'intreccio territorio-popolazione-risorse in fatto di causa/effetto:
- una grandinata distrugge i raccolti in un frattale di territorio: in conseguenza il prodotto rincarerà sul mercato ortofrutticolo scontentando massaie e consumatori, spingendo i lavoratori a richiedere un aumento di salario ed i contadini sovvenzioni governative, aggravando l'economia nazionale.
- l'insediamento di una nuova fabbrica in un frattale ad economia sviluppata (alti redditi e consumi) produrrà ricchezza (profitti all'azienda e salari ai dipendenti) spingendo verso ulteriori consumi che metteranno in moto altri insediamenti industriali, commerciali e finanziari, richiamando manodopera da altre zone.
- la bonifica della pianura pontina, negli anni trenta del Novecento, ha influito sul clima meteorologico innalzando la temperatura nel frattale circostante (Castelli romani) e sulle risorse alimentari con l'aumento della fertilità del terreno ma anche sull'economia locale con insediamenti agricoli e commerciali nella pianura bonificata.
- la bonifica pontina ha innalzato la temperatura e diminuito le nevicate ai castelli romani con conseguente diminuzione o distruzione di specifiche risorse (conservazione del ghiaccio destinato alla capitale, coltivazione di olivo e verza) modificando inoltre l'economia locale ai Castelli (da agricoltori a manovali e commercianti) e nella pianura Pontina (insediamenti commerciali) con l'alterazione dei rapporti sociali in seguito all'innesto di popolazione proveniente da zone diverse.
In sostanza gli eventi collettivi sono dati da situazioni createsi da effetti che sono anche cause in quanto il libero arbitrio umano può allungare o complicare  (vedasi Toddi) ma non modificare le costanti K generate da eventi fisici in quanto, secondo Kurt Lewin, la vita sociale non dipende solo dal risultato delle singole volontà ma è lo sbocco di "forze all'interno di un più ampio contesto".
Un puzzle in continuo movimento che genera condizionamenti dettati da parametri fisici connessi al rapporto territorio-popolazione-risorse, ove ogni evento ha una sua causa e una sua forza (legge) che predomina sulle varie forze in campo che hanno contribuito a generarla.
Un puzzle che diventa modulo ha titolato Antonella Liberati gli atti del seminario Leggere la qualità delle comunicazioni (Roma 11-12 settembre 2004): il movimento generatore (la forza delle cose)!

mercoledì 17 settembre 2014

La forza delle cose

Sabato scorso nella trasmissione, condotta da Andrea Pancani,  di Omnibus della rete televisiva La7 è emersa una considerazione di Mario Sechi relativa al fatto che "è la forza delle cose e non degli uomini che realizza gli avvenimenti". In altre parole la tesi di Kurt Lewin quando afferma che la vita di gruppo (gli eventi) è condizionata da specifiche forze (ambientali e sociali) che agiscono all'interno di un più vasto contesto in quanto gli eventi fisici sono senza eccezioni conformi a leggi (cioè a costanti).
Secondo l'interpretazione demodoxalogica qualsiasi aggregato umano sviluppa una sua costante K che non è la sommatoria dei soggetti appartenenti a quel raggruppamento ma una forza in grado di incidere nella direzione e tempistica degli avvenimenti creando effetti generati da cause che, a loro volta, sono state gli effetti di cause precedenti (vedasi John Dewey sulla continuità degli eventi visti come causa/effetto/causa).
Due esempi sono emersi nella citata trasmissione:
Il fenomeno mediatico Matteo Renzi è stato preceduto dall'allora innovativo nei messaggi politici (basati sugli annunci) Silvio Berlusconi, è per tale motivo ha avuto dei consensi strabilianti in quanto gli elettori, in questi venti anni, hanno metabolizzato le nuove forme di comunicazione politica creando attese diverse dall'epoca dei partiti strutturati; oggi predomina il movimento d'opinione più che l'ideologia di partito (vedasi infatti Beppe Grillo).
Dopo l'11 settembre gli Usa sono intervenuti militarmente, passo dopo passo, in varie aree del Medioriente dando inoltre il loro apporto alle rivoluzioni per la democrazia negli stati arabi mediterranei, peggiorando - a detta di quasi tutti gli osservatori - la situazione rispetto alla precedente.  Barak Obama, preso atto del fallimento della sua politica estera, ha dichiarato che gli Usa non invieranno più i loro soldati per combattere i terroristi jadisti; con la conseguenza che ci dovrà pensare la Nato (cioè l'Europa) essendo la più vicina ai luoghi della instabilità. Le grandi fabbriche di armamenti, che sono tutte in Usa, con la riduzione del bilancio per le spese militari correrebbero il rischio di ridurre i profitti ma così non sarà perché la Nato dovrà armarsi per affrontare l'evenienza degli attacchi dell'Isis ma soprattutto per difendere le fonti di petrolio. Ma, qual è la verità sul disimpegno di Obama? Gli Usa hanno raggiunto l'autonomia in fatto di energia e petrolio, anzi hanno eccedenza di petrolio e quindi non sono più interessati ai pozzi negli stati arabi.
Come si diceva una causa incide sull'effetto che a sua volta è causa ...... condizionando politiche, strategie, eventi che si incastrano nell'inscindibile rapporto territorio-popolazione-risorse con sbocchi spesso non ipotizzati o voluti.
Domani proseguiremo con altri esempi.

martedì 16 settembre 2014

L'influenza delle K universali

Quanto sopra è tratto da Demodossalogia ed opinione pubblica edito dalla Sidd nel marzo 1998: gli atti del seminario svoltosi il 4 dicembre 1995 nella sala dei Papi del convento della Minerva a Roma per ricordare i maestri della disciplina Federico Augusto Perini-Bembo e Adriano Magi-Braschi con gli interventi di Giulio Alfano, Paolo Piccari, Francesco Volpini e dei discepoli Maria Castorina, Giulio D'Orazio, Dora Drago, interventi coordinati da Michele Marotta.
In sostanza il singolo individuo può agire, con il libero arbitrio, su quanto lo riguarda personalmente o in un ambito ristretto ma non su eventi sociali interessanti una vastissima popolazione poiché i fatti dipendono da vari fattori (ambientali, culturali, storici, ecc.) che ne condizionano lo sviluppo e gli sbocchi. Vedasi in proposito Toddi nei post di ieri e venerdì scorsi.

lunedì 15 settembre 2014

Il contributo di Toddi

Lo scorso venerdì abbiamo accennato al fondamentale contributo che Toddi ha apportato alla demodoxalogia, fin dal 1948-49, da noi tradotto nei nostri interventi - in seno alla Sips e nei seminari della Sidd - in speculazione filosofico-sociale. In proposito riportiamo la conclusione dell'VIII Convegno nazionale di demodoxalogia a Mira (13 maggio 2000) come in atti su Scienza, società ed opinione pubblica 
Analoghi concetti esprimemmo alla LXI Riunione della Sips (Catania 23/26 ottobre 1991) come risulta dagli atti L'acqua: situazione attuale e prospettive :
 

venerdì 12 settembre 2014

Il libero arbitrio

Per coloro che hanno chiesto maggiori delucidazioni sull'apporto del pensiero di Toddi (Pietro Silvio Rivetta conte di Solonghello) allo sviluppo della demodoxalogia, così come impostato anche sul piano filosofico dalla Sidd, pubblichiamo l'inizio del secondo capitolo della dispensa Dottrina e tecnica del benessere integrale edita nell'anno accademico 1948-49 del libero corso alla facoltà di giurisprudenza dell'università La Sapienza di Roma, svolto da Toddi.


giovedì 11 settembre 2014

Costruttori dell'opinione europea

La militanza del decano dei demodoxaloghi per la costruzione dell'Europa unita è dimostrata anche dall'appartenenza alla sezione italiana della Association des iournalistes europèenns (Age) e dalla partecipazione a vari convegni nazionali e internazionali.
 

mercoledì 10 settembre 2014

Europeisti

La fede nell'Europa unita per il decano dei demodoxaloghi è di vecchia data. Oltre all'appartenenza sin dal 1956 al Movimento Federalista Europeo di Altiero Spinelli ricordiamo l'adesione all'Associazione Giornalisti Europei e la presidenza dell'Europea Youth Press Federation.
 

martedì 9 settembre 2014

L'opinione pubblica

Raccontava lo scrittore del Novecento Pitigrilli (Dino Segre)  che in Francia durante i moti del 1830 fra i rivoluzionari che si battevano nelle strade, al grido di "nous voulons la charte" (vogliamo la carta costituzionale), molti morirono sulle barricate al grido di "nous voulons la chatte" (la gatta).
Allora pochi sapevano leggere e scrivere e altrettanti non comprendevano, perché disinformati, gli eventi cui erano partecipi. Dopo quasi due secoli il processo mentale sembrerebbe lo stesso, ci si accoda all'opinione pubblica rinforzandola senza capire (o sforzarsi di capire) la logica dei fatti ma per un effetto di imitazione e suggestione (Gustave le Bon, Psicologia delle folle, editore Longanesi 1980).
Le forze dell'ordine sono scese in piazza per rivendicare l'aggiornamento del contratto di lavoro fermo da cinque anni. Hanno sostenuto i poliziotti apparsi in tv: mettiamo giornalmente in pericolo la nostra vita per milleduecento euro mensili! Cioè un poliziotto guadagna quanto un bidello o un operaio in fabbrica. Ma, la paga è uguale per tutti i poliziotti? Non lo crediamo possibile, tra chi va ad arrestare un mafioso  e chi è in ufficio a timbrare passaporti c'è un differenza di ruolo, responsabilità e sicurezza; una eventuale maggiorazione di stipendio dovrebbe andare a coloro che sono impegnati sul territorio in operazioni di lotta all'illegalità. Possibile che nelle forze dell'ordine non esistono i cosiddetti premi ed incentivi che fanno la differenza di stipendio in seno agli stessi agenti? Quando le risorse sono scarse non generalizziamo l'aumento di paga per tutta la categoria!
Secondo il rapporto dei militari al carabiniere che intimava l'alt, alle due di notte, al conducente del motorino è sfuggito un colpo di pistola e il giovane è deceduto. Decine e decine fra parenti e conoscenti del giovane sono pronti a testimoniare che il carabiniere (ventiduenne ed emozionato) ha puntato l'arma volontariamente ad altezza uomo contro un fanciullo (non ancora diciasettenne) che si trovava in compagnia di un latitante e di un presunto pregiudicato per piccole illegalità. Un ragazzo incensurato si è poi presentato sostenendo che era uno dei tre sul motociclo, ovviamente con tanto di testimoni in assenza dei filmati delle telecamere comunali, anche queste ovviamente fuori uso. L'intero rione è sceso in piazza per chiedere giustizia per la morte del giovane conterraneo, anche coloro che non l'avevano mai visto e conosciuto ma che hanno formato la loro opinione sulla base dei racconti della famiglia e degli amici, la solidarietà non si nega a nessuno.
Tornando a Pitigrilli, da una parte c'è la  charte dall'altra la cattre.

lunedì 8 settembre 2014

Gli statali della difesa

Una volta c'era l'esercito di leva, cioè tutti i giovani diciottenni di buona costituzione venivano chiamati a servire la Patria per un certo periodo di mesi e poi rimandati a casa. Ragazzi del nord e del sud, istruiti o semianalfabeti, di ceti sociali diversi, etc. si mescolavano nei reparti e nelle camerate sviluppando amicizie e confronti che si univano in un sentimento comune che perdurava negli anni.
Sulla spinta della modernizzazione l'Italia si è adeguata a molti paesi esteri abolendo la leva (peraltro odiata da molti giovani) per passare all'esercito professionale: scelta volontaria e permanente nell'esercito. I vertici delle Forze Armate presentarono l'innovazione come l'evento più vantaggioso per l'economia e la difesa del Paese e molti figli e figlie di ufficiali (dai generali ai capitani) si arruolarono.
Un primo risultato fu che mentre prima negli uffici amministrativi c'era del personale civile assunto per concorso i posti furono sostituiti da volontari senza preparazione specifica. Un secondo risultato fu che essendo ormai una professione i militari dovevano esser equiparati agli altri statali (mentre prima avevano una paghetta simbolica di rimborso). Il terzo risultato fu che mentre prima i giovani di leva al termine venivano mandati a casa e quindi anche gli ufficiali di quel reparto o reggimento tornavano alla vita civile oggi "per l'effetto della progressione di carriera" gli ufficiali volontari arrivano gradualmente sino al grado di generale con conseguente effetto moltiplicatore dello stipendio.
Una statistica aggiornata allo scorso agosto ha rivelato che nell'esercito il 70% del personale è composto da ufficiali e il 20% da militari di truppa. Oltre all'incidenza degli stipendi sul bilancio dello Stato il risultato è che il 20% svolge le mansioni di cuoco, sentinella, attendente, etc. mentre il rimanente è in ufficio per gli approvvigionamenti (vitto, vestiti, armi, benzina, etc.) oppure a elaborare altre innovazioni o strategie di guerra, facilitato in questo da auto di servizio, autista, alloggio per se e la famiglia nella proprietà del demanio militare. Quando poi si chiedono al ministero le carte per indagare su alcuni tragici eventi o sul riparto analitico delle spese la risposta è che sono coperte dal segreto militare! 
Con il senno di poi: è stata veramente una innovazione vantaggiosa per il Paese il passaggio all'esercito professionale? Presidente Matteo Renzi non è il caso di incominciare a tagliare da qui?

venerdì 5 settembre 2014

Droga, mafia, illegalità

La scorsa settimana, dopo un'operazione che ha sgominato centrali della droga e della criminalità nel basso Lazio, un ex dirigente della polizia ha posto all'attenzione dell'opinione pubblica il fatto che già negli anni '70 dello scorso secolo il fenomeno era conosciuto in quanto la penetrazione della delinquenza a Roma e nella regione era stata monitorata nelle indagini di allora ma non si intervenne in modo energico per stroncarla sul nascere. In proposito riproduciamo una scheda del demodoxalogo allora redattore del settimanale della Cisl Conquiste del Lavoro.
 

giovedì 4 settembre 2014

Le due culture

Il passo riprodotto sopra è tratto dagli atti della LXV Riunione della Sips (Cassino, ottobre 1999) sul tema Le biotecnologie: situazione attuale e scenari futuri ove i demodoxaloghi perorarono, tra l'altro, la ricongiunzione delle due culture (umanistica e scientifica) per affrontare i cambiamenti imposti dal futuro. Un tema riproposto, vedasi il post di ieri, su Scienza e Tecnica di aprile/giugno 2014.

mercoledì 3 settembre 2014

Rinnovamento scolastico

Il numero di aprile/giugno 2014 di Scienza e Tecnica, la rivista della Società Italiana per il Progresso delle Scienze, è interamente dedicato alla riforma scolastica perorando l'integrazione tra cultura umanistica e cultura scientifica (così come era nel Rinascimento) e la chiusura del divario tra scuole superiori e il lavoro per giungere all'homo sapiens faber.  Se la cultura è in crisi, ha sostenuto Daniela Silvestri, è perché manca un modello educativo fondato sul sapere unificato. (In alto il titolo dell'articolo)
I demodoxaloghi della Sidd il 13 maggio del 2000 svolsero il loro VIII Convegno nazionale sul tema Scienza società ed opinione pubblica proprio perorando la riunificazione dei saperi, sulla scia del direttore del Museo tecnologico di Praga Ivo Janousek. Riportiamo la parte finale della relazione introduttiva alla tavola rotonda su Convergenze intellettuali e costanti scientifiche: il contributo della demodoxalogia a dimostrazione, ancora una volta, della validità del pensiero demodoxalogico nel precorrere i tempi.
 
 (dagli atti del Convegno su Scienza, società ed opinione pubblica, pagina 102)

martedì 2 settembre 2014

geopolitica

I fatti: L'Ucraina (in passato il granaio dell'Urss) fin dal secolo scorso ha fatto parte della Russia con suoi eminenti uomini nel governo sia dell'Urss che, poi, della Federazione. Ora ha rivendicato la sua autonomia e il passaggio nell'orbita dell'Europa occidentale ma non tutta la popolazione è d'accordo, la Crimea con il porto di Sebastopoli (da sempre sede della flotta russa) ha confermato la sua sudditanza a Mosca mentre la regione orientale dell'Ucraina è scesa in armi (sorretta dal governo di Vladimir Putin) contro i fratelli ucraini per difendere la sua volontà di rimanere nell'alveo moscovita ma anche qui non tutta la popolazione è d'accordo.
L'opinione: Ad un occhio imparziale i fatti potrebbero sembrare questioni interne ad una stessa etnia ma l'Europa e gli Usa sono intervenuti con ammonimenti e sanzioni contro la Russia. C'è qualcosa d'altro oltre al gasdotto che rifornisce molti paesi europei? L'interesse della geopolitica militare americana: nonostante che Usa e Russia non siano più come ai tempi della guerra fredda i due paesi consolidano le loro strategie militari. Il mar Nero separa la Turchia dalla Crimea, una con le basi militari americane e l'altra con le basi russe, l'Ucraina staccata dalla Russia significherebbe un accerchiamento militare delle postazioni russe ed una base di partenza per raggiungere Mosca e questo Putin non se lo può permettere.

lunedì 1 settembre 2014

Cose nostre

- Il ministro Angelino Alfano aveva chiesto l'aiuto dell'Europa per far fronte all'ondata d'invasione degli emigranti raccolti nel mare Mediterraneo e ospitati, alla meglio ma non dignitosamente, nel nostro Paese.  Aiutateci a soccorrere questi uomini che attraversano il Mare Nostrum aveva invocato il ministro rifacendosi alla definizione latina del Mediterraneo. La risposta era stata: se il mare nostrum è vostro (cioè dell'Italia) pensateci voi, noi che centriamo? Correggendo il tiro con l'affermazione che il mare Mediterraneo fa parte dell'Europa si è dato vita all'accordo multinazionale spontex plus; la riprova che anche nei rapporti internazionali una parolina sbagliata fa nascere delle incomprensioni mentre una giusta trova accoglienza.
 
- Nel decreto sulla giustizia che il governo ha varato molte cose non sono chiare, prendiamo per esempio la prescrizione. Anzitutto nessun reato dovrebbe essere sanato con la prescrizione dei termini ma ogni colpevole dovrebbe sempre sentire (fino all'espiazione) il tintinnare delle manette. Diceva nello scorso secolo lo scrittore Pitigrilli (Dino Segre): se hai rubato una discreta somma e non vuoi essere punito dalla giustizia affidati al migliore avvocato sulla piazza e dagli la metà di quello che hai rubato: sicuramente verrai assolto! Molto probabilmente gli inquisiti eccellenti dei nostri giorni (parlamentari, imprenditori, affaristi, mediatori e ruffiani) hanno fatto proprio il paradosso facendolo tradurre in legge dello Stato: se fai a metà con un buon avvocato potrai arrivare alla scadenza dei termini e ottenere la prescrizione. Una giustizia ingiusta, pronta a sanare aziende e milionari a danno del più debole (quasi sempre il derubato) e dello Stato con la complicità dei legislatori.