lunedì 29 dicembre 2014

appendice

Non lo crediamo
Non lo crediamo possibile, la Lega Padania il 3 dicembre ha diffuso quanto sopra; se vero è la migliore conclusione del nostro post del 16 dicembre scorso.

lunedì 22 dicembre 2014

AUGURI

 
Sino ai primi giorni del prossimo anno
l'opinione del demodoxalogo
non pubblicherà post o in modo discontinuo.
AUGURI  A  TUTTI
 

venerdì 19 dicembre 2014

Sociologia

 
 
 
Il volume unico, anno VI, 2014, della rivista La società in --- rete affronta il tema delle politiche e dello sviluppo territoriale verso l'Europa 2020, il sociologo della scuola e del sistema del welfare, rapporti tra cultura e società, ragionamenti sulla sociologia.  www.lasocietàin rete.it


lunedì 15 dicembre 2014

venerdì 12 dicembre 2014

Chi favorisce la criminalità?

Lunedì scorso nel dibattito della trasmissione Omnibus de La7tv è stato messo in luce come siano i funzionari ministeriali a suggerire l'articolazione delle leggi e dei regolamenti d'applicazione che, in parte, gli stessi dipendenti pubblici sono poi demandati ad applicare. Una legge da loro legiferata, quasi sempre con cavilli burocratici (che il politico approva senza batter ciglio, per insipienza o collusione). Cavilli apparentemente innocenti ma che mascherano l'illegalità e il diffuso malaffare, come quello che è emerso nelle vicende romane. Per esempio:
- quando un colluso non vince un appalto ricorre al Tar (tribunale amministrativo regionale) bloccando i lavori per anni e anni
- la legge prevede che in caso di evasione fiscale comprovata la sanzione penale scatti solo in presenza di una soglia consistente
- in caso di riciclaggio di denaro non si procede, a norma di legge, se la somma è spesa per "godimento" (testuale) personale: acquisto auto, gioielli, abitazione, ecc.
- per assegnare o mettere all'asta i beni confiscati ai mafiosi la procedura è così complicata che nel frattempo si deteriorano sino al degrado, annullando il valore del bene
- un dipendente che ha rubato non può essere licenziato sino alla sentenza definitiva (Cassazione, quindi decenni)
- qualsiasi provvedimento amministrativo, per entrare in vigore, ha il visto e la firma di più funzionari (anche sette) che si palleggiano la responsabilità autoassolvendosi.
E', quindi, normale che in presenza di tali prassi prosperi la criminalità: è favorita dalle norme di legge e da chi dovrebbe vigilare.

mercoledì 10 dicembre 2014

Un popolo da studiare

Con riferimento al post di venerdì scorso il fotoreporter Fabrizio Cimini ha inviato il seguente commento:
 

martedì 9 dicembre 2014

Sempre peggio ma ...

Le vicende della cupola romana, dopo i casi dell'Expo milanese, del Mose veneziano e delle varie vicende di serafici esponenti politici lombardi e napoletani, fanno esclamare e constatare che dal tempo di tangentopoli ad oggi la corruzione politica è peggiorata. Sempre peggio ma in linea con l'evoluzione sociale del post-industriale, vediamo perché:
- con tangentopoli l'accordo avveniva tra il politico e l'industriale con la scusa del finanziamento al partito
- con il cupolone tra i due si è inserito un mediatore: mafioso o funzionario pubblico.
La novità consiste nel mediatore in affari che è una prerogativa dell'odierna società in quanto l'economia non si basa più sulla quantità della produzione di beni (società industriale) ma nella manovrabilità dei denari che possono essere gestiti nel momento, nel posto e nel settore in quel periodo più conveniente per l'imprenditore. Con il mediatore e l'offerta di servizi si mantiene l'occupazione su livelli non completamente disastrosi in quanto essa è destinata a diminuire in seguito alla tecnologia che produce più manufatti in minor tempo, migliore qualità e minore necessità di occupazione;  con l'intermediazione monetaria è il denaro in se stesso che produce ricchezza senza necessità di mantenere aziende, macchinari, scorte e rapporti con banche, azionisti, fornitori e sindacati.
Al IX Convegno nazionale di demodoxalogia (Roccasecca dei Volsci, 2003) dimostrammo come la modifica del comportamento sociale si evolve come i cerchi nell'acqua, ciascuno susseguente e maggiore dell'altro, passando dalla camera in affitto alla proprietà dell'appartamento e dalla giustificazione dell'evasione fiscale al "diritto" alla rapina attraverso una serie di passaggi che, se non bloccati in tempo, diventano costume, cioè comportamenti accettati.
Quello che invece l'opinione pubblica dovrebbe chiedersi è come mai i politici (sindaci, assessori, consiglieri, ministri, dirigenti, ecc,) di fronte a casi del genere esternino grande meraviglia dichiarando di non averne mai avuto sentore: anche se fossero così fessi (come vorrebbero far sembrare) di non essersi accorti di chi sedeva vicino a loro non hanno mai letto libri e giornali che abbondantemente e quotidianamente denunciavano tali situazioni di malaffare?

venerdì 5 dicembre 2014

Interpretare l'opinione pubblica

Quasi tutti ma i politologi, i giornalisti ed i politici lo fanno per mestiere, sono soliti interpretare l'altrui comportamento nella presunzione che l'altro non si sia spiegato bene o che abbia un recondito pensiero. Quante volte abbiamo ascoltato la frase "Tizio intende dire ...", da parte di personaggi che non hanno  (loro) capito il senso di quanto detto dall'interlocutore ma che tentano di spiegare a loro vantaggio quello che vorrebbero che gli altri dicessero.
Il fatto è che ognuno si sente in grado di interpretare  i fatti e le opinioni, sulla base delle proprie conoscenze. Se capire un interlocutore può essere facile per interpretare un agglomerato di individui (un pubblico) occorre un metodo d'ascolto che non può essere il comune sondaggio. Per Max Nordau (Le menzogne convenzionali della nostra società) l'uomo è vittima di due contraddizioni: pensa in un modo ma agisce in un altro; è questo il motivo per il quale a livello di comunità indagare sui gruppi umani vuol dire scavare nei comportamenti più che nelle intenzioni o nelle dichiarazioni.
Per il demodoxalogo contano più le chiacchiere salottiere che le relazioni ufficiali in quanto è la vita di ogni giorno (chiacchiere comprese) che fa parte e modifica gli stereotipi che guidano il comportamento. Nell'analisi rientrano la frequenza d'incontri pubblici e privati tra i leader d'opinione orizzontali, le quote versate a circoli o associazioni, le sovvenzioni ricevute, la collocazione professionale e ambientale, e così via. Ha scritto Francesco Bergamo direttore dell'agenzia stampa online  Informatore Economico Sociale:

giovedì 4 dicembre 2014

La corsa per il Quirinale

In vista delle dimissioni del Capo dello stato è iniziata la corsa dei candidati alla successione ma i nomi che si gettano nella mischia o sono per fare confusione o per bruciare eventuali concorrenti non graditi (per esempio Romano Prodi e Giuliano Amato). Tanto per esternare un pensiero da salotto il decano dichiara che preferirebbe Emma Bonino per i seguenti motivi:
- non è né di destra né di sinistra e neppure di centro, quindi autonoma dai partiti, compreso il suo quello dei radicali
- conosce molto bene il diritto costituzionale e la prassi parlamentare quindi non è una novellina
- è conosciuta e stimata in molti paesi da politici e personaggi istituzionali che apprezzano la sua qualità di composizione nelle vicende palestinesi e verso i problemi del mondo emergente
- è una donna energica e con idee chiare che parla più lingue estere rappresentando in questo già un fattore di novità
- infine ma non per ultima preferenza è l'unica che, per i motivi suddetti, potrebbe dare una svolta rivoluzionaria al vero rinnovamento della politica e delle istituzioni anticipando la svolta mondiale che si sente nell'aria ma che ancora non si individua nella sua forma e sostanza.
Purtroppo, proprio in Italia, ha i maggiori nemici tra coloro che da anni ricoprono cariche politiche ed economiche che temono di non poter più partecipare allo spolpamento dello Stato; oltre all'apparato della Chiesa e della Massoneria.
I candidati più pericolosi sono quelli di cui non si parla ma che stanno lavorando sotto traccia: Mario Monti e Massimo D'Alema, su quest'ultimo si puntano gli sguardi, oltre che dei suoi seguaci nel partito, dei veterani del vecchio comunismo, del Sel di Niki Vendola e del contorno di Raffaele Fitto e di Michele Emiliano. Sia Monti che D'Alema inoltre troverebbero ampi consensi anche tra la finanza e la massoneria.

mercoledì 3 dicembre 2014

Risultati elettorali

Tutti i sondaggi delle ultime settimane mostrano un calo, più o meno vistoso, di consensi intorno alle figure dei leader di partito, ad esclusione di Matteo Salvini che si colloca addirittura al secondo posto dopo il calante Matteo Renzi. Beppe Grillo Silvio Berlusconi si contendono, a molte lunghezze di distanza dai primi due, il terzo e quarto posto. Comunque tutti con perdita di consensi.
Dopo la sparizione dalle scene pubbliche di Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini i segnali che arrivano dai sondaggi prefigurano una svolta politica nell'opinione pubblica dei cittadini, avvalorata dal risultato delle votazioni regionali dell'Emilia-Romagna e Calabria. Il calo di consensi sui leader e dei voti vanno analizzati insieme, sono la manifestazione di un malessere generalizzato che si è espresso attraverso la vistosa astensione.
L'opinione pubblica non crede più ai miraggi, chi punta ancora su Renzi spera che il cambiamento si avveri, chi guarda a Salvini esprime la sua rabbia. Gli astenuti anelano una politica diversa ma non sanno come prefigurarla, si rendono conto che la delega è un'istituzione ormai sorpassata in quanto gli eletti non rappresentano più né gli elettori né un preciso ambito territoriale; il parlamentare una volta che ha raggiunto lo scanno è un'entità a se stante che risponde a logiche lontane dagli interessi di chi lo ha votato, eccetto ovviamente quel piccolo zoccolo duro di pubblico che ruota intorno all'eletto come compagno di merenda.
Grillo ha innovato la politica attraverso la Rete, Salvini porta avanti la protesta dell'opinione pubblica che più  ha risentito il peso della crisi economica, il mondo cambia e la ruota gira!
I cittadini si chiudono a riccio in attesa di vedere dei reali cambiamenti, una svolta potrebbe venire dall'ormai prossimo rinnovo dell'elezione del capo dello stato al posto di Giorgio Napolitano che ha manifestato l'intenzione di dimettersi.

martedì 2 dicembre 2014

Miraggi

Il popolo costruisce inconsciamente i suoi stereotipi (modelli di riferimento) attraverso la suggestione e l'imitazione, più persone aderiscono a quel modello e tanto maggiore sarà la capacità di fare proseliti; è il teorema della profezia che si avvera. In pratica intorno ad una idea (che è una convinzione e non necessariamente un dato di fatto reale) converge per la forza di imitazione e suggestione (vedasi Gustave Le Bon)  un indistinto aggregato umano che si lascia trasportare dai miraggi, anzi che crede e vuole credere nei miraggi, cioè nelle favole perpetuando la sua condizione di fanciullo nel sognare la realizzazione di realtà inesistenti. Per tutta la vita l'uomo aderisce a visioni prospettate da altri in quanto è più comodo credere nei miraggi che elaborare proprie convinzioni, anche se errate; le capacità di ragionamento del cervello umano ancora non sono pienamente sfruttate: pigrizia o paura? Prima o poi ce lo diranno i neurologi. Gli stereotipi mutano adeguandosi ai tempi, dettati principalmente dalla tecnica (in funzione dell'economia), in base alla velocità o lentezza di aggregazione degli individui intorno al miraggio del modello di riferimento.
- la Lega è sorta col miraggio della Padania-nazione contro il resto dell'Italia, creato lo stereotipo al nord  - dopo aver rispolverato il Carroccio di Alberto da Giussano, battaglia di Legnano 1176  - ora cerca di allargare i consensi anche al centro e al sud sbandierando la crociata contro gli immigrati; lo schema è sempre quello: noi contro qualcuno, prima gli italiani ora gli stranieri.
- si vanta la capacità manifatturiera italiana (ormai retaggio del passato con qualche eccezione locale e settoriale) quale possibile motore per la ripresa economica del Paese dimenticando che ormai la Cina e l'India (cui seguirà il Brasile) hanno acquisito la tecnologia occidentale e stanno gradualmente dominando il mercato dell'elettronica e della moda. La Russia avrà il monopolio del rifornimento del petrolio all'Europa e in Francia l'apporto del turismo nel pil nazionale è quasi uguale a quello dell'Italia (poco sopra il 10%) da noi sbandierato come traguardo mondiale. Il nostro miraggio guarda ancora al passato e non si rende conto di come il tempo passa e la ruota gira!
- un sondaggio ci informa che tra paesi più disinformati - in tutto il mondo - al primo posto c'è l'Italia, al secondo gli Usa; la popolazione più informata è in Svezia, Germania e Giappone. Non è il caso di riflettere con la propria testa e se non ci si riesce avvalersi della demodoxalogia, dopo un adeguato corso?

lunedì 1 dicembre 2014

Disinformazione

Lo scrittore del '900 Pitigrilli (Dino Segre) sosteneva che la parola più difficile da pronunciare  è  "non lo so", infatti tutti esprimono le loro opinioni su qualsiasi argomento anche se non lo conoscono.  Ricordiamo che le opinioni sono ipotesi, non certezze basate su dati acquisiti: opinioni che nella vulgata ordinaria acquistano valore di credenza da parte dell'opinione pubblica disinformata. Una disinformazione spesso pilotata dai mass media, vediamo qualche esempio.
- si sostiene che il governo dà 40 euro al giorno agli immigrati, in verità ricevono meno di tre euro per far fronte alle spese alimentari, tre euro che arrivano dai centri che li assistono; infatti i 40 denari vanno ai cosiddetti centri senza scopo di lucro per il loro mantenimento (presidenza, segreteria, locali, spese di gestione, etc). Alla faccia del volontariato!
. circa il 50% del prodotto interno lordo è da attribuire alla spesa pubblica, tra questa rientrano le ottomila aziende municipali con i loro 250 mila dipendenti scelti dagli amministratori locali tra gli attivisti dei partiti (tutti) e dei sindacati, senza competenza professionale e controllo amministrativo. La causa del vero dissesto della pubblica amministrazione con aziende sempre in deficit e senza servizi adeguati al cittadino, ma con dipendenti che riempiono le piazze quando sono chiamati a farlo da chi li assunti in quell'azienda.
- la legge delega non è una legge: è la proposta di demandare al governo l'emanazione di una legge indicandogli alcuni punti guida. Una volta approvato dal parlamento il conferimento al governo della legge in bianco esso si farà carico - attraverso i burocrati dei vari ministeri - di scrivere la legge in questione che - per l'attuazione - avrà bisogno di circolari interpretative e amministrative che successivamente all'entrata in vigore della legge saranno predisposte dagli stessi burocrati estensori della legge. Si calcola che sono intorno alla trentina le leggi che attendono da più di due anni dalla loro entrata in vigore le circolari che ne predispongono l'attuazione.
- ecco come ha risposto l'opinione pubblica alla domanda se favorevole o contrario al jobs act: 44% a favore, 40% contrario, 16% senza opinione.