lunedì 23 febbraio 2015

E' il futuro !

. Ieri nella trasmissione Omnibus de La7tv Lanfranco Pace de il Foglio ha sostenuto che al giorno d'oggi il parlamento (di ottocentesca memoria) è superato in quanto non rappresenta più la popolazione e neppure i partiti o ben definite ideologie. A fronte di questa situazione al governo spetta il compito di elaborare le leggi e al parlamento di sorreggere la maggioranza governativa con alleanze tra i tronconi più forti. Vedasi il nostro post dell'11 scorso.
 
- Paul Saffo docente di una prestigiosa università tecnologica Usa ha affermato che siamo in presenza di tre fattori di grande novità: 1) il passaggio dal digitale al biologico 2) l'avvento di una nuova religione universale racchiudente le precedenti e lo sbocco genomico 3) la previsione degli accadimenti futuri in base a quelli premonitori provenienti dal passato.  Argomenti che i demodoxaloghi conoscono per averli sviscerati fin dalle lezioni degli anni '86-88 alla facoltà di Scienze Politiche e alla riunione della Sips a Cassino nel 1999.

venerdì 20 febbraio 2015

Conoscere l'opinione pubblica

- Perché è importante conoscere l'opinione pubblica? Perché quando si intraprende un'azione (ideologica o commerciale) conoscere le aspirazioni, la cultura, i bisogni e i valori della popolazione (cioè gli stereotipi, gli stili di vita quotidiana) ci danno la misura di quanto la novità (l'azione) è compatibile con l'accettazione da parte dei soggetti che ne potrebbero essere interessati (la percentuale di consenso) in quanto ogni cosa nuova (idea o oggetto) disturba in modo maggiore o minore a seconda del livello di istruzione, ruolo o comunità i comportamenti abituali (gli stereotipi) di quel particolare tipo di pubblico.

- L'Egitto temendo di essere fagocitato dal nascente califfato dell'Isis ha chiesto aiuto all'Occidente annunciando che i guerriglieri dell'Isis si apprestano ad invadere l'Italia e gli altri paesi europei mescolandosi tra gli emigranti che arrivano coi barconi sulle nostre coste. L'informazione è stata riciclata dalla solita stampa in cerca di emotività e dai "servizi" inglesi, quindi autenticata dagli altri servizi in quanto dotata del marchio di "superiorità". Lo scopo è quello di impaurire l'opinione pubblica per far pressione sui governi.  Peccato che in passato molte bufale siano state fornite in codesto modo!

- Il governo di centrosinistra (e pertanto pacifista e ossequioso della Costituzione voluta dai padri della Repubblica) di Matteo Renzi, approfittando del generale trambusto mediatico dei venti di guerra provenienti dall'Isis e dall'Ukraina, ha inserito nelle mille proroghe la spesa di sedici miliardi di euro per acquistare novanta aerei cacciabombardieri americani. Il primo aereo ci sarà consegnato nel 2016, l'ultimo nel 2020, quindi quando lo scenario politico-militare sarà molto diverso dall'attuale. Ma quei 16 miliardi di euro non avrebbero fatto più comodo per un piano poliennale di risanamento dall'inquinamento, o scolastico o sanitario? Inoltre perché armarci se la Costituzione ci impone di ripudiare la guerra? Per le esercitazioni basterebbero 4-5 velivoli.
Intanto le informative del ministero, nel tentativo di sminuire l'acquisto, definiscono i velivoli come caccia (difesa) occultando l'altra funzione di bombardieri (offesa). Il solito sistema di attenuazione della notizia (underground) per far transitare nell'opinione pubblica di un regime democratico quello che il cittadino è meglio che non sappia.

mercoledì 18 febbraio 2015

Andiamo in guerra?

In questi giorni abbiamo avuto una carrellata di pareri sulle vicende della guerra che l'Isis conduce contro l'Occidente e in favore di un califfato politico-religioso musulmano, dalla Turchia all'Algeria. Tutti si sono addentrati in analisi con dovizia di considerazioni ma senza avere conoscenza di prima mano o verificabile della realtà. Hanno espresso il loro giudizio per spirito di dialettica, opinioni stimolate dalla vanità di dire qualcosa.
Neppure i cosiddetti servizi segreti conoscono a fondo la situazione, si basano sulle informazioni ricevute dai servizi amici o dai soliti fantasiosi "informatori" prezzolati. I vertici dei militari sono per una risposta dura, con le armi; tanto in guerra non ci vanno loro che la dirigeranno da postazioni ben protette con l'obiettivo di ricevere dei nastrini da aggiungere all'uniforme, progressioni di carriera e soldi. Dei politici meglio non parlarne: non conoscono la situazione del loro Paese e vorrebbero illustrarci quella degli altri. Il corpo diplomatico all'estero, per antica tradizione, prevede sempre quello che ritiene che possa fa piacere al governo.
Viviamo in un'epoca confusa e multiforme, come tentare di scoprire l'opinione pubblica della popolazione musulmana? Col metodo inde: avvicinare i mini-leaders locali (capi clan, giornalisti, insegnanti, imprenditori, burocrati, etc.)  e gli occidentali ivi residenti per farsi raccontare la vita di ogni giorno e il loro parere che, inevitabilmente, sarà l'opinione di quel settore di pubblico (oggettivo-soggettivo)  che rappresentano.

mercoledì 11 febbraio 2015

Il modello politico

Sempre più ci si rende conto che la politica è un aggregato d'interessi senza più riferimenti a storie o valori, alcuni dicono il partito liquido, noi diciamo un movimento di aggregazione di interessi collettivi per il quale si trova l'accordo momentaneo tra esponenti di ideologie diverse (vedasi il caso di Beppe Grillo) in attesa di dar vita ad un'altra formazione politica tesa a risolvere un altro interesse (vedasi la Lista Civica). I consensi sui leader di partito non si cercano più nel partito di provenienza ma nella etereogenità dei cittadini, come nelle primarie.
Nel post del 27 gennaio, La politica del futuro, abbiamo tratteggiato una centralità senza bilanciamenti ma con molta deriva autoritaria nelle mani del premier di palazzo Chigi, nei giorni scorsi il politologo Alessandro Campi (Omnibus di domenica 8 scorso) e Silvio Berlusconi (dichiarazione televisiva e intervista a il Giornale) hanno confermato la nostra ipotesi.

martedì 10 febbraio 2015

C'è una regia?

Un bel gruppo di parlamentari ha lasciato Scelta Civica per aderire (o ritornare) al Pd da dove avevano trasmigrato.  Riflettiamo con calma: Mario Monti fu nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica (proveniente dal Pd) poi fondò Scelta Civica per presentarsi alle elezioni ma ebbe pochi consensi. Nel frattempo ha contribuito, con i suoi parlamentari, a sorreggere il governo di centrosinistra di Matteo Renzi (segretario politico del Pd). Il partito di Monti per costituirsi ebbe l'aiuto dei fuoriusciti del Pd che ora, con il nuovo presidente della Repubblica, sono rientrati nel gruppo parlamentare originario: un percorso politico non riuscito che come tutti i percorsi ha una regia e un regista!

lunedì 9 febbraio 2015

Sembrano paradossi

* In Veneto un benzinaio è intervenuto per difendere una commessa di una gioielleria aggredita da  tre rapinatori ed ha sparato con il suo fucile da caccia, uno dei malviventi è stato ferito e l'auto dei fuggitivi ha sbandato lasciandolo morto. La "giustizia" (con la g minuscola ma anche con il cuore e il cervello) ha incriminato il benzinaio "per eccesso di difesa" prevedendo il carcere. Per non eccedere cosa doveva fare il benzinaio? Andare dai delinquenti cercando di dissuaderli a parole?
Se la legge prevede il carcere per essere intervenuti in difesa della vittima è chiaramente una legge che va a favore dei malfattori ma le leggi le fanno i parlamentari, quindi il parlamento ha approvato una norma che favorisce i rapinatori? In tal caso la lobby dei malfattori è in maggioranza tra i parlamentari.
 
* E' inutile illudersi la politica è uno scambio di favori e chi la fa si muove per interessi personali o di gruppo: a volte legittimi, a volte palesemente illegittimi ed a volte di dubbia interpretazione.
Con la rottura del patto del Nazareno è emerso che Mediaset e la Rai (non si ha mai il coraggio di favorire un singolo caso ma si mescolano i consimili per fare fumo da dare in pasto all'opinione pubblica) avevano avuto uno sconto nel pagamento delle utenze dei canali e che la depenalizzazione del 3% sulle frodi fiscali (un favore a migliaia di grandi evasori) avrebbe consentito anche la depenalizzazione del reato che ha condannato Silvio Berlusconi ai servizi sociali riammettendolo con tutti gli onori in politica.
Quando si dice che la politica è scambio di favori e interessi!
 
* Il presidente del consiglio ha detto in tv che in carcere per evasione fiscale ci sono solo 89 persone, non ha specificato l'ammontare delle singole frodi e i nominativi. Una cosa è certa, chi compie frodi fiscali di una notevole consistenza trova sempre il modo di evadere la pena e l'abolizione del carcere a fronte di una sanzione economica è un incentivo a correre il rischio. Tanto poi paga l'azienda erogando minori utili agli azionisti, gli unici a rimetterci.

* I sindacati hanno minacciato lo sciopero se le maestranze del teatro della Scala fossero chiamate il primo maggio ad inaugurare l'Expo, il 1^ maggio è la festa del lavoro e non si lavora! Però a Roma a piazza san Giovanni il concerto c'è sempre stato e gli artisti non si sono certamente esibiti gratuitamente ma con il rimborso previsto per il volontariato.  Per l'inaugurazione dell'Expo è invece previsto il regolare compenso.