martedì 31 marzo 2015

Stampa giovanile europea

Dalla prima pagina dell'agenzia di stampa Giovani d'Europa del 31 maggio 1971 un montaggio sull'incontro del presidente della camera dei deputati Sandro Pertini e del direttore generale del dipartimento editoria della presidenza del consiglio dei ministri Giuseppe Padellaro con i segretari nazionali dell'Eypf convenuti a Roma, all'università Pro Deo (ora Luiss) per il 1^ convegno internazionale della Federazione della stampa giovanile. Vedasi il post del 29 marzo u.s.

sabato 28 marzo 2015

Documenti della Pro deo

 
Tre documenti sulla Pro Deo (ora Luiss) di
interesse storico per i demodoxaloghi.


martedì 24 marzo 2015

Le idee non vincono

Generalmente siamo portati a credere che le belle idee, quelle innovative, cambino il mondo ma non è così; giornalmente sono migliaia le idee (dalla politica all'economia, dalla tecnica alla filosofia, e via dicendo) che potrebbero costituire una svolta sociale o culturale dell'umanità ma che non vengono applicate perché non giungono a conoscenza degli interessati.
Credo che ognuno di noi, almeno una volta nella sua vita, si sia imbattuto con qualcuno che aveva prospettato visioni culturali diverse o applicazioni scientifiche in grado di rivoluzionare le nostre conoscenze culturali o la qualità della vita attraverso semplici tecnologie innovative. Come mai, allora, non tutte le novità trovano spazio ed accoglienza?
L'umanità, per sua natura, recepisce in ritardo i mutamenti poiché li considera come un turbamento del normale corso esistenziale in quanto non è psicologicamente preparata ad affrontare l'imprevisto o l'ignoto, infatti nella letteratura e nella storia coloro che sono andati contro corrente (da Ulisse a Galileo, da Garibaldi a Dalì, da Paracelso a Maxwell, ecc.) furono agli inizi considerati o eroi o eretici, o avventurieri o pazzi, o alchimisti o visionari, ecc.
Quindi non è la novità per se stessa che si impone ma il particolare momento e luogo (le vicende in quel tempo e in quello spazio) e soprattutto il personaggio collegato alla novità. Un personaggio che dovrà essere già noto al grande pubblico in quanto già accettato e quindi inconsciamente considerato garante dell'innovazione. La funzione della pubblicità e della tv supplisce alla mancanza della figura di riferimento in quanto precipui strumenti di convincimento indotto o palese.
L'altra strada è quella della tenace continuità, nel corso di decenni, di applicazioni e proposte come fece Guglielmo Marconi (dal 1894 alla realizzazione in Usa nel 1906 della prima trasmissione radiotelefonica) sulla scorta della teoria di Clerk Maxwell formulata trent'anni prima.
Innovazioni concettuali che trovano applicazione anche nelle vicende politiche o sociali, basta consultare i giornali di venti o trenta anni indietro per constatare che alcune odierne proposte sono le stesse, con il necessario aggiornamento dovuto al trascorrere del tempo, di quelle avanzate in ambito ristretto anche sessanta anni fa.
Quindi non è l'idea che fa colpo ma la popolarità e abilità del presentatore.

giovedì 19 marzo 2015

L'VIII convegno dei demodoxaloghi


Il  programma del VIII Convegno nazionale dei demodoxaloghi, svoltosi a Mira; il primo organizzato dagli ex allievi e cultori riuniti nella Società italiana di demodoxalogia dopo il decesso del padre della disciplina Federico Augusto Perini-Bembo,  in atti Scienza, società ed opinione pubblica.

mercoledì 18 marzo 2015

La monarchia repubblicana

Alla caduta di Luigi XVI in Francia si instaurò un regime dittatoriale guidato da Robespierre così come la rivoluzione comunista abbatté lo zar per poi passare alla dittatura stalinista. In Italia la fine della monarchia avvenne in seguito alla caduta del fascismo che aveva appannato la monarchia espropriandola delle sue funzioni e dalla visibilità politica. Possiamo per questo supporre che il passaggio dai regimi monarchici a quelli repubblicani avvenga attraverso dei regimi assolutistici (vedasi la Spagna di Franco) che fungano da transizione per preparare l'opinione pubblica dall'obbedienza assoluta verso la dinastia all'obbedienza critica nei confronti della dittatura per sfociare nella maturità democratica della repubblica.
Con il tempo le istituzioni repubblicane tornano ad affidarsi all'uomo forte del momento che guiderà il paese verso uno splendido futuro, sempre promesso ma mai attuato. Ecco allora una legge elettorale che premia (con il quorum) il vincitore assegnandogli anche un congruo numero di parlamentari da lui scelti; la nomina di un proprio capo assoluto alla Raitv di stato; una legislazione a base di decreti e non di leggi approvate dal parlamento; un appannamento pubblico dei ministri per concentrare l'attenzione dei mass-media sul capo, il presidente del consiglio; una contemporanea assunzione di poteri nello stato e nel partito; e così via.  In pratica la ricostruzione della dittatura in chiave moderna, l'assolutismo di un re in versione repubblicana. Il popolo è contento perché con la scusa della repubblica crede di poter contare qualcosa mentre il dittatore (cioè il capo dello stato o del consiglio dei ministri) gestisce le istituzioni a suo piacimento.
Sino all'avvento di un moderno Robespierre che predicherà nuove strade da percorrere per giungere all'irraggiungibile futuro.  Il tempo scorre e il mondo gira!

martedì 17 marzo 2015

Contro la comunicazione

Un libro di Mario Perniola (Giulio Einaudi editore, 2004) e la risposta della redazione della pubblicazione Verso la Luce (anno VII n.73, febbraio 2015), del Centro studi Libri e Quaderni Ortani animato dal sociologo demodoxalogo Roberto Canali, sull'influenza della mala-informazione.
 
 
 

lunedì 16 marzo 2015

Libertà d'informazione?

A completamento di quanto pubblicato la scorsa settimana riportiamo la prima parte di un intervento svolto, negli anni scorsi, all'annuale convegno dei sociologi.
 
 

venerdì 13 marzo 2015

Relazioni pubbliche

Sin dagli anni '50 dello scorso secolo Camillo Pellizzi, uno dei padri della sociologia italiana, perorava l'introduzione delle "relazioni pubbliche" (d'invenzione americana) nell'amministrazione dello Stato e nell'università mentre i cattedratici della sociologia statale per lunghi anni hanno tenuto lontana l'introduzione dell'insegnamento delle relazioni pubbliche dai corsi universitari, disciplina ancora non del tutto al posto che le dovrebbe competere specie alla facoltà di sociologia. Questo perché, come accennato mercoledì scorso, i sociologi italiani del dopoguerra hanno ucciso culturalmente i maestri che approfondirono e  divulgarono sino alla metà del '900 la sociologia italiana. Come documentazione riportiamo la copertina e l'indice di un fascicolo risalente ad un seminario svoltosi negli anni '50 dello scorso secolo, un testo tuttora valido dopo oltre cinquant'anni.
 


 

giovedì 12 marzo 2015

martedì 10 marzo 2015

Le perdute competenze

Proseguiamo la pubblicazione di materiali demodoxalogici iniziata la scorsa settimana.


lunedì 9 marzo 2015

Il fascino degli idoli

Nella nostra infanzia (se la memoria ci assiste) ci raccontavano una favola (forse dei fratelli GrimmIl pifferaio magico ) in cui il personaggio al suono del magico strumento richiamava dietro di se i giovani per portarseli via. Il significato era chiaro: i giovani, ancora immaturi, si lasciavano frastornare dalla melodia (allora il rock ancora non c'era) per incamminarsi verso un futuro sconosciuto.  Ma anche molti adulti sono immaturi, cioè non riflettono, valutano e scelgono: sono bambinoni che si fanno ammaliare dalle belle frasi, dalle false promesse, dalle novità; in una parola dalle apparenze! Recenti studi neurologici ci dicono che l'umanità (nel 2000, alle soglie di una nuova era) ancora non sfrutta appieno le sue potenzialità: ragiona con mezzo cervello.  Siamo tuttora bambinoni!
E' questo il motivo per il quale la folla (demodoxalogicamente parlando) di volta in volta è attratta dai vari idoli che si susseguono nel percorso della storia, sia nel campo della politica che in quello della religione o della moda o della cultura. Le ideologie, o meglio i divulgatori del pensiero incomprensibile, hanno da sempre il loro fascino, più sono irrealizzabili, assurde o false e più affascinano e stimolano desideri irraggiungibili. La vita non ci soddisfa quindi abbiamo bisogno di promesse a lungo termine che si realizzano o dopo la morte o con il cambio del pifferaio, salvo cambiarlo ancora e ancora di nuovo, così via per il corso della nostra vita alla ricerca di qualcosa di indefinito ma che desideriamo. E' l'ideologia, cioè opinioni ragionate che sembrano applicabili alla realtà ma che sono sempre opinioni, quindi non verità ma neppure bugie: ragionamenti che ci appagano!
Ecco allora seguire di volta in volta il politico emergente (Silvio Berlusconi, Beppe Grillo, Matteo Renzi, Matteo Salvini), il religioso (padre Pio, papa Wojtyla, papa Francesco I), lo scrittore, l'economista, l'architetto, l'artista, ecc.  Tutti personaggi che già c'erano ma che all'improvviso emergono per una serie di circostanze (temporali e spaziali) favorevoli; sono queste le variabili che ci possono dare la spiegazione del mutamento degli stereotipi.

martedì 3 marzo 2015

Interventi sulla cooperazione

Sintesi degli interventi svolti al convegno organizzato da Anna Maria Coramusi sulla Cooperazione sociale.
 

lunedì 2 marzo 2015

Un delitto annunciato

In seguito ad alcune sopraggiunte esigenze il decano ha la necessità di passare dall'ingombrante cartaceo alla più usufruibile, comoda e divulgativa memoria elettronica, consentendo nello stesso tempo di mettere a disposizione i documenti di lavoro del demodoxalogo a quanti per diletto o professione sono interessati alla demodoxalogia. Pertanto da oggi sul blog pubblicheremo scannerizzazioni  senza un ordine prefissato di argomentazioni o periodi temporali ma come ci giungono dalla rivisitazione dell'archivio.