giovedì 30 aprile 2015

Gli assiomi demodoxalogici

 
 
 
 
Da Scienza, società ed opinione pubblica (gli atti del VIII Convegno nazionale di demodoxalogia del 2000 a Mira Venezia) il glossario nella parte dei fondamenti che sono alla base della disciplina per quanto attiene alla visione dell'approccio alle tendenze dell'opinione pubblica.


mercoledì 29 aprile 2015

La sociologia italiana

Michele Marotta, l'emerito docente di sociologia che spaziava a 361 gradi, già presidente dell'Associazione nazionale sociologi, raccontato in una intervista postuma dalla figlia curatrice della sistemazione al pubblico e agli studiosi del patrimonio bibliografico ed emerografico del padre sociologo d'altri tempi.
 (vedasi il post di ieri)
La sede (biblioteca/archivio) è vicino alla facoltà di Sociologia di Roma in via Ofanto n.33
00198 Roma  tel. 06-8550373  mail: 361roma@gmail.com
associazione culturale  361^  biblioteca Marotta

martedì 28 aprile 2015

Inde & sondaggi

Uno dei nostri dodici lettori (anche in una piccola comunità c'è il cretino di turno) ha chiesto cosa c'entra la filosofia demodoxalogica con i sondaggi campionari, l'unico metodo scientifico di interpretazione dell'opinione pubblica in quanto si avvale della parte migliore della matematica che, come è notorio, ha anticipato attraverso i calcoli numerosissime scoperte, dalla geografia all'astronomia, dalla chimica alla biologia, ecc.
Pertanto, argomenta il lettore, il sondaggio basato su un universo di campioni è l'unico metodo per conoscere l'opinione pubblica.
Risposta:   il sondaggio, così come oggi attuato, è un'invenzione americana dello scorso secolo (George Gallup) che si è raffinata nei decenni susseguenti per conoscere  le tendenze della popolazione; Robert K. Merton    sosteneva che il sondaggio individua "l'opinione sociale" (in Teoria e struttura sociale)  cioè l'opinione di quella parte di popolazione che si è formata sulla base di quanto ha assorbito dai cosiddetti mass-media (radio, tv, pubblicità, scuola, famiglia, chiesa, etc.). Una media della concordanza delle varie opinioni su un singolo argomento o fatto. 
L'introduzione nelle università del sondaggio americano si deve a Franco Ferrarotti che vinse il primo concorso per ordinario di sociologia dopo l'esperienza parlamentare quale unico deputato del movimento Comunità fondato da Adriano Olivetti.
Precedentemente i luminari della sociologia italiana, conosciuti e stimati in tutto il mondo ma che non crearono baronie, come Vilfredo Pareto, Corrado Gini, Alfredo Niceforo, Paola Maria Arcari, Roberto Michels, e decine di tanti altri, sino agli ultimi due Franco Rizzo e Michele Marotta,  studiarono la sociologia per passione insieme all'economia, la giurisprudenza, la demografia, l'antropologia, la matematica, la medicina, l'ingegneria, etc. avevano una visione completa dell'uomo e dell'ambiente in cui viveva (Evocazioni sociologiche, il testamento culturale di Marotta) sapendo distinguere le varie opinioni pubbliche. Quello che nella demodoxalogia (che si fa risalire nel 1928 ad opera di Paolo Orano) si racchiude nel triangolo Territorio-Popolazione-Risorse.
Il sondaggio demodoxalogico, che si avvale anche della statistica, è diverso dagli usuali sondaggi perché i campioni non sono estratti ma scelti a tavolino in base al tipo di ricerca in quanto l'inde è una indagine (ben diversa dal sondaggio) che sonda la coerenza di quel particolare pubblico (oggettivo, soggettivo, virtuale) fra i suoi membri e con l'ambiente. Per questo motivo al demodoxalogo non è sufficiente la conoscenza della sociologia  ma alla base della sua preparazione ci dovrà essere la visione filosofica e ambientale (Eraclito, Tacito, Comte, Naisbitt) del "mondo che gira e del tempo che passa" come sostiene il demodoxalogo fotoreporter Fabrizio Cimini.

lunedì 27 aprile 2015

L'impero americano

Due secoli fa gli Usa proclamarono la Dottrina Monroe (dal nome del presidente in carica) secondo la quale sancirono "l'America agli americani", dall'Alaska all'ultima punta dell'Argentina. Una mossa politica per staccare i paesi europei dall'alleanza con la Spagna che stava invadendo economicamente la parte centromeridionale del continente americano.
Dopo la seconda guerra mondiale gli Usa hanno invaso l'Europa portando la loro tecnologia, democrazia, cultura e stili di vita creando il "mercato di massa nell'Europa occidentale" avvalendosi dello studio della "personalità dei popoli" e della "possibilità di modificarla" con l'indottrinamento democratico.  (vedasi il post di ieri)
Il fatto è che il popolo Usa si sente chiamato ad impartire al mondo intero lezioni di come debba essere amministrato il pianeta Terra trattando alleati e vinti alla stessa stregua: utili vassalli. Una politica che si avvale di personale locale e mezzi di comunicazione di massa. Sono migliaia le organizzazioni americane, che nascono e scompaiono con la compiacenza dei politici locali, sotto diversi nomi e apparenti scopi (dal turismo allo studio di fattibilità economica, dall'assistenza agli osservatori) per coltivare i futuri dirigenti locali, allineati alla Voce dell'America.
Qualsiasi società del futuro per sopravvivere deve produrre ricchezza (beni e servizi) ma ancora prima deve avere un mercato poiché il fattore economico non scappa dalla triangolazione territorio-popolazione-risorse, lo ha capito anche quel grande mondo  cinese (per territorio e popolazione) che sta conquistando economicamente tutto il vendibile del pianeta Terra. Un modo diverso di essere imperiali!

domenica 26 aprile 2015

La Voce dell'America



Il mutamento degli stereotipi o delle istituzioni di un determinato paese può individuarsi attraverso l'evoluzione culturale del popolo - che precede, sempre, le modifiche istituzionali attraverso lotte democratiche o rivoluzionari - spesso suggerito dai mass-media, da maestri futuristi o proclamato da agitatori (all'inizio considerati diversi o ribelli) ma alla fine del percorso osannati come eroi. Il cosiddetto modello Occidentale oggi caratteristica degli stereotipi dei paesi europei (e non solo) è quello che alla fine della Seconda guerra mondiale è stato suggerito dai vincitori della guerra: gli Usa. Una strategia che si è avvalsa oltre che nella scelta dei vertici dello Stato attraverso il reperimento del personale dirigente tra i politici amici, anche con il convincimento delle masse con oratori usciti dalla Pro Deo, giornalisti e diffusione delle idee dai programmi radiofonici.
La documentazione attiene a La Voce dell'America, una rubrica della Rai che dal 1948 al 1953 ha trasmesso la visione del nuovo mondo illustrata dall'Usis, il servizio Usa di informazione e reperimento di quadri dirigenti e divulgatori in chiave anticomunista.

sabato 25 aprile 2015

Un saluto

Sembrerebbe che stiamo uscendo da un periodo invernale lungo e fastidioso,
 rinnoviamo come buon augurio (per tutti)  l'immagine 
con il ricordo della stagione invernale del 2011/2012 ove sorridevamo piacevolmente a Luzern (CH).

venerdì 24 aprile 2015

Il riflusso sociologico

L'introduzione di Franco Rizzo al suo Consenso e istituzioni, edizioni scientifiche italiane Napoli 1981,  da cui ha preso spunto la ricerca Indagine demodoxalogica sul post-industriale del 1987. La tesi di Rizzo sembra la prosecuzione dei ragionamenti di Toddi,  vedasi il post di ieri.

giovedì 23 aprile 2015

Tutto scorre

Dalla prefazione a Il benessere integrale di Toddi (Pietro Silvio Rivetta conte di Solonghello), De Carlo editore Roma 1946, i demodoxaloghi della Sidd traggono l'approccio per l'analisi dei problemi.

mercoledì 22 aprile 2015

Punti di vista

Dal Dizionario antiballistico di Pitigrilli, editrice Sonsogno Milano 1953 un esempio di come il demodoxalogo vede le due o più facce del problema.

martedì 21 aprile 2015

L'illusione dei fenomeni



Quanto sopra, diffuso dalla counselor Maria Claudia Moroni (http//mariaclaudia-moroni.beepworld.it), combacia con il pensiero dei demodoxaloghi dell'accademia Sidd che hanno appreso da Toddi (Pietro Silvio Rivetta,  Geometria della realtà ed inesistenza della morte De Carlo editore Roma 1947) come tutto sia in perenne mutamento secondo le leggi universali della trasformazione, motivo per il quale le opinioni sono il risultato di cosa percepiamo (l'apparenza) ma non della realtà.

lunedì 20 aprile 2015

La demodoxalogia sulla stampa

Una pagina del quotidiano L'UNIONE SARDA del 12 gennaio 2012
 con l'intervista al demodoxalogo Francesco Bergamo


venerdì 17 aprile 2015

La inde online

Dalla dispensa online del corso di demodoxalogia del decano l'inizio della pagina relativa alla Inde (capitolo 32),  5 ottobre 2007, Sul blog www.Opinione Pubblica.com di Bruno Zarzaca.  

giovedì 16 aprile 2015

Una pagina del corso online

Una pagina del corso online di demodoxalogia  svolto negli anni scorsi dal decano 
sul blog Opinione Pubblica di Bruno Zarzaca

 

mercoledì 15 aprile 2015

Da un convegno all'altro

(intervento svolto negli anni scorsi in un convegno dell'Associazione nazionale sociologi)

lunedì 13 aprile 2015

La corruzione non esiste

Pur non essendo come il giureconsulto romano Marco Tullio Cicerone cercherò di dimostrare che la corruzione (almeno in Italia) non esiste. La corruzione, secondo il dizionario Devoto-Oli, è una degenerazione, un inquinamento, un totale abbandono ... della dignità [...] spirituale e morale. La spiritualità (che non si vede, non si sente, non ha odore o sapore) è una concezione interna all'anima umana che ognuno valuta a modo suo entro lo schema degli insegnamenti ricevuti (per otto anni nella scuola elementare e media inferiore oltre che nel corso della vita con le frequentazioni parrocchiali). Lo stesso può dirsi della morale, essendo astrazioni filosofiche ogni disciplina religiosa (cristiana, musulmana, ebraica, ecc.) può confezionarla e tramandarla a seconda dei tempi, dei luoghi e dei gradi di civiltà in cui si trovano i fedeli o adepti.
Mi spiego con qualche esempio tratto dal vivere quotidiano delle ultime settimane. Una setta musulmana ha abbattuto le vestigia archeologiche in quanto simboli di una fede deviata, cioè non corrispondente agli odierni dettami di un autoproclamato  nuovo Ayatollah (l'equivalente del papa o del capo dei rabbini); un altro gruppo ha decapitato coloro che non appartenevano alla loro fede religiosa mentre dei kamikaze si sono fatti saltare in aria insieme agli infedeli, così come fece il biblico Sansone che morì con tutti i filistei. A proposito: ora gli infedeli sono i cristiani, qualche secolo fa erano i musulmani; tant'è che qualche papa si fece promotore delle crociate per liberare il santo Sepolcro dagli infedeli.
In fatto di fede politica o religiosa, ed anche culturale, è difficile sostenere un confronto in quanto sono discussioni basate su opinioni, cioè sull'evanescenza delle parole non suffragate da sperimentazioni materiali o riscontri oggettivi; diceva il sindacalista Pierre Carniti che la politica altro non è  che "chiacchierificio"! Sia le religioni che i partiti promettono scenari meravigliosi di beatitudine (spirituale o corporea) nel futuro: in paradiso o quando andrà al governo il partito, oppure con la realizzazione del prossimo governo, e così via. L'economia del paese migliorerà, la sanità sarà un modello che gli altri ci invidieranno; in qualche paradiso il fedele verrà ricompensato con dieci giovani vergini (evidentemente gli adepti o sono assatanati di sesso o in terra, nonostante le dicerie e le apparenze, sono stati tenuti dalle quattro mogli al guinzaglio!).
Ha raccontato lo scrittore del novecento Pitigrilli che due gentiluomini si batterono in duello per difendere la supremazia culturale del loro autore preferito: Petrarca contro Torquato Tasso, esalando l'ultimo respiro il perdente confessò di non aver mai letto l'autore per il quale si era battuto; potenza della cultura, che ci fa disquisire su argomenti che non conosciamo o elogiare quadri, cantanti, scrittori, filosofi e "maestri" in genere pur non avendoli studiati o capiti!
La corruzione fa perdere la dignità ha detto papa Francesco, possiamo pertanto immaginare quanto siano avviliti i vari inquisiti dalle procure per la perdita della dignità ma in presenza di un portafoglio gonfio e ben collocato in qualche paradiso fiscale! La dignità si perde quando gli altri ti sbeffeggiano o vai nelle prime pagine dei giornali o nei tg. Fanno bene quei personaggi che querelano giornalisti e organi d'informazione: per un orologetto o qualche bottiglia di vino. Per una vacanza ad Ischia o nel privè di un resort non si può accusare il privilegiato di aver commesso un atto di corruzione: trattasi di normali omaggi che ciascuno di noi riceve nella sua vita, evidentemente commisurati all'importanza o all'affetto che alberga nei nostri fans. Scagli la prima pietra colui che in vita sua non ha mai omaggiato qualcuno: la maestra del figlio, la suocera, il portiere, l'amico, la fidanzatina, il capufficio, l'uscere del comune, il geometra dell'ufficio tecnico comunale, il vigile urbano, l'infermiere dell'ospedale, ecc. e non ditemi che lo avete fatto per ottenere qualcosa di più in cambio di quello che altro non era che il loro normale lavoro: l'esame di una pratica, il migliore insegnamento possibile, il mantenimento di relazioni più che civili ... forse solo dalla fidanzatina ... ci si sarebbe aspettati  un corrispettivo più gradito.
La corruzione è disdicevole solo quando è commessa da pochi rispetto al resto della popolazione ma quando diventa prassi quotidiana per agevolare la vita o le relazioni sociali ed - in misura più o meno sostanziosa (corrispondente alle attese di ritorno)  - è praticata da tutti non è corruzione ma adeguamento agli stereotipi del tempo e del luogo.  La corruzione si riferisce a qualcosa che va controcorrente, ad un'azione straordinaria, ad una deviazione dai normali canoni di vita ma quando i canoni sono, in misura più o meno marcata o visibile, applicati da tutti ove è la deviazione? C'è solo la normalità, i corrotti sono quelli che rimestano il fango per cercare la pagliuzza onde screditare l'amico-nemico o il concorrente all'appalto!

domenica 12 aprile 2015

Due demodoxaloghi


Massimo Olmi (deceduto da molti anni) e Giulio D'Orazio, due docenti e cultori della demodoxalogia a loro volta allievi ed eredi dei maestri della disciplina, hanno in numerosi convegni evidenziato come i mass.media riportano gli avvenimenti condizionandone le prospettive.

venerdì 10 aprile 2015

Affiorano dal passato



Un libro ancora in circolazione dopo ventotto anni  e un ricordo della fondazione del circolo dei giornalisti romani Press Club, nel 1969, presieduto da Vittorio Statera con Giulio D'Orazio segretario.

giovedì 9 aprile 2015

Strategie comunicative

Fabrizio Cimini ha segnalato ai colleghi demodoxaloghi la tabella della malacomunicazione attuata per indottrinare l'opinione sociale, al contrario della corretta informazione demodoxalogica.
 La fonte è:
https://www.facebook.com/nocensura/photos

mercoledì 8 aprile 2015

La coalizione di Landini

Sono in molti a criticare la coalizione sociale proposta da Maurizio Landini, il leader della Fiom, alcuni perché ne intravedono un pericolo per la propria carriera politica altri perché non l'hanno capita, anzi perché non hanno una visione del futuro (che è peggio dell'ignoranza).
Nella Indagine demodoxalogica sul post-industriale (novembre 1986) sostenemmo che nel futuro ci sarebbe stato il problema di "trovare un punto di equilibrio nell'accesso e nella distribuzione del reddito. La distinzione sociale non sarà più fra lavoro dipendente e indipendente, fra tute bleu e colletti bianchi, ma nella ripartizione del tempo di lavoro e non lavoro [ndr: vedasi tabella del 26 marzo u.s.) e nella soddisfazione dei nuovi bisogni che dovranno trovare politiche ed organizzazioni economiche atte a soddisfarli. [..]  lo scenario più probabile è quello di un reticolo ove nessuno assumerà importanza strategica ma ognuno dipenderà dall'altro, creando un equilibrio che perpetua e conferma quello già esistente in natura. [...] Le istituzioni e le relative modifiche sono la conseguenza di ideologie divenute dominanti, che a loro volta traggono sostentamento da un diverso modo di lavorare e di avere rapporti. [...]  prima tappa di una riforma dello stato e dei poteri decisionali perché la possibilità di comunicare immediatamente e direttamente rende inutile, e a volte dannosa, l'intermediazione degli altri [ndr: partiti, sindacati, ecc.] e delle istituzioni. Ed anche perché prenderà sempre più coscienza che la delega ha portato l'umanità sull'orlo di catastrofi nucleari o ecologiche. La svolta consisterà in una apparente anarchia derivata dalla multiformità di direzioni e decisioni, per cui la gente considererà se stessa non come facente parte di un gruppo omogeneo ma, ha detto Alvin Toffler, come individui differenziati, ciascuno coi propri bisogni e desideri.
L'aggregazione sociale di  Landini (operai, impiegati, commercianti, professionisti, ecc.) è la risposta al futuro: coalizioni momentanee di più soggetti che superando i sindacati ed i partiti tendono a risolvere i problemi comuni, pochi ma condivisi.
Nuovi associazionismi che ridimensioneranno i partiti e modificheranno le rappresentanze e le istituzioni, vedasi il movimento politico di Beppe Grillo e la riforma del Senato verso le rappresentanze regionali.

martedì 7 aprile 2015

Il primo giornale

 
Come i demodoxaloghi sanno, secondo un maestro della disciplina Adriano Magi-Braschi, "la nascita del giornalismo vero e proprio doveva farsi risalire alla rivoluzione francese con  L'ami du peuple fondato e diretto da Jean Paul Marat [..] le pubblicazioni nate nel milleseicento in Olanda, Francia ed Inghilterra non erano giornalismo ma pubblicazioni periodiche riguardanti il commercio e la navigazione".  (Demodossalogia ed opinione pubblica, edizioni Sidd 1998).
Vedasi come esempio il post del 1 aprile.

sabato 4 aprile 2015

Riunioni di lavoro


O a tavola o in strada i demodoxaloghi s'incontrano per scambiarsi gli auguri,
 le opinioni e i risultati delle ricerche.

venerdì 3 aprile 2015

Investire in Tunisia

Il ministro degli affari esteri Paolo Gentiloni, in visita in Tunisia la scorsa settimana, ha detto che l'Unione europea dovrebbe aiutare la Tunisia attraverso investimenti destinati a smuovere il volano economico di quel paese, una manovra alternativa alle sovvenzioni caritatevoli. Il 22-23 ottobre del 1998 a Napoli, in un convegno organizzato dalla Società Umanitaria sostenemmo quanto segue, da una pagina degli atti omonimi:

 Sono passati dieciasette anni e l'idea è stata fatta propria da un ministro,
 il tempo passa e il mondo gira direbbe Fabrizio Cimini !!!

giovedì 2 aprile 2015

Le fratellanze ministeriali

- Il 22 marzo nel dibattito di Omnibus la7tv Nicola Rossi ha affermato che le decisioni legislative ministeriali avvengono fuori dalla portata dell'intervento del ministro che necessariamente deve affidarsi ai burocrati mentre Filippo Patroni Griffi ha precisato che le leggi le fanno i capigabinetto ministeriali, il ministro neppure le approva perché tale compito spetta al parlamento.
Il decano dei demodoxaloghi, in base a quanto constato per esperienza diretta nella pubblica amministrazione, da quarant'anni sostiene che il vero potere è nelle mani degli alti funzionari ministeriali (capigabinetto, direttori e segretari generali, capi dipartimento, perlopiù appartenenti alla stessa confraternita) in grado di condizionare i ministri in quanto solo loro sanno applicare le leggi che loro stessi hanno confezionato.
 
- Secondo Mario Adinolfi nei nove anni di governo di Silvio Berlusconi e negli undici di centrosinistra ambedue si sono affidati per vent'anni agli stessi burocrati.
Dal '70 ad oggi sono nati tre milioni di italiani, (la generazione di Matteo Renzi) che sono la forza dirompente del cambiamento tecnologico e politico (centrato sull'assolutismo del premier), che si confrontano con le generazioni anziane, rappresentate anche dalla forza numerica dei sindacati dei pensionati.