venerdì 30 ottobre 2015

Tempo e velocità

Per i demodoxaloghi della Sidd il cammino dell'umanità è raffigurato come una spirale tendente all'infinito ove i cicli (a-b) (b-c) (c-d) ... che si succedono aumentano la velocità a mano a mano che conquistano lo spazio, per cui dalla lentenza dell'era agricola siamo passai nell'era rapida nell'industrialesimo e poi nella frenetica era odierna post-industriale o compiuterizzata (la new age biotecnologica) ove tutto (anche le idee) diventano rapidamente obsolete. E' un'era velocissima che coinvolge tutto e tutti, prendiamo ad esempio due diverse generazioni in campi diversi d'azione ma entrambi con una gran fretta di rinnovamento: Matteo Renzi e papa Francesco. Altri esempi guardateli intorno a voi.
In proposito è interessante notare come nell'età giovanile sembrerebbe che il tempo non passi mai mentre nell'età senile sembrerebbe scorrere troppo velocemente.

giovedì 29 ottobre 2015

Il canone Rai

Il canone Rai non si pagherà più alla posta ma sarà fatturato sulla bolletta dell'elettricità. Falso: eccetto quei pochi casi di addebito in banca sarà sempre pagata alla posta perché la bolletta elettrica è pagata negli uffici postali. Le società che distribuiscono energia elettrica sono parecchie, poniamo che uno abbia la casa a Roma con il contratto Enel ed una casa a Filettino con il contratto Edison, a quel punto pagherà il canone della RaiTv solo sulla prima casa. Quindi il canone Rai non si pagherà per le case possedute ma per usufruire delle trasmissioni radiotelevisive ma le aziende che distribuiscono l'elettricità non possono caricarsi l'onere di controllare se l'utente già paga il canone Rai ma dovranno versare la quota dovuta all'erario, nè la Rai potrà trasmettere a tutte le fornitrici di energia l'elenco degli abbonati ove, per esempio, lo stesso abitante potrebbe usufruire dell'azienda Edison a Milano e Palermo e risultare abbonato Rai solo in una delle due città. Quindi una tassa a pioggia su tutte le bollette ove l'utente normale non distingue le varie voci e paga più volte per lo stesso servizio mentre l'utente scaltro se la vedrà con una serie di ricorsi, cause e spese estenuanti.
In sostanza: abolito il canone Rai ma introdotta una tassa fissa di cento euro su tutte le prime case.

mercoledì 28 ottobre 2015

La privatizzazione delle poste


Il servizio pubblico delle poste verrà trasformato in società per azioni e collocato in borsa con la vendita di  una parte delle azioni intorno al 40%, ma può un servizio pubblico (come le poste o i trasporti) divenire spa e quindi soggetto ad altre norme di diritto, appunto il diritto privato? Un fatto del genere certifica che lo stato ha deciso di cedere ai privati le sue funzioni non appaltando più attraverso le gare i suoi compiti fondamentali (infrastrutture, acqua, sanità, scuola, ecc.), cosa che in parte, a pensarci bene, è già avviata con le autostrade, i treni, l'elettricità, l'acqua, l'istruzione e persino la sanità.
Una società soggetta all'altalena delle quotazioni della borsa se non è governata con un'ottica imprenditoriale privata (tendente principalmente al profitto) può subire tracolli e l'esigenza improvvisa di raccolta di denaro, avranno le poste spa una riserva sufficiente per far fronte agli imprevisti? Abbiamo l'impressione che le attuali poste investino i depositi dei risparmiatori e degli acquirenti delle offerte finanziarie più in partecipazioni borsistiche che in riserva liquida, potendo contare per gli accantonamenti sull'ingente patrimonio immobiliare e tecnologico a scapito della riserva di cassa.
Se un giorno per effetto dei giochi di borsa occorresse aumentare il capitale sociale il 40% dei privati attingerebbe dal proprio portafoglio ma il 60% collocato al ministero del tesoro dove attingerebbe per la propria parte?
In sostanza sembrerebbe che l'operazione sia stata fatta più per dare la possibilità alle banche a corto di liquidi di attingere al denaro dei correntisti e risparmiatori delle poste. Quindi dei colossi bancari già sulla china del rosso che scaricherebbero su un'altro colosso (la Posta spa) un'imprevidente conduzione economica-finanziaria.
Ancora una volta un provvedimento per favorire le banche attraverso un giro di conti cartaceo.

lunedì 26 ottobre 2015

Giornalismo e società

L'agenzia stampa settimanale, diretta da Domenico Fiordelisi, del maggio 1982 a proposito di una conferenza demodoxalogica svolta per i sociologi dell'Associazione nazionale sociologi.

venerdì 23 ottobre 2015

Appunti di demodoxalogia

La copertina di una delle due dispense adottate al corso di giornalismo, 
svolto da Domenico Fiordelisi negli scorsi anni, presso la libera università Sersi di Herisau (Svizzera).

giovedì 22 ottobre 2015

Le dispense di demodoxalogia

Elenco delle dispense per i corsi di demodoxalogia svolti dal libero docente Federico Augusto Perini-Bembo, dall'anno accademico 1938-39 all'anno 1987-88 nell'ambito della cattedra di Storia del Giornalismo alla Facoltà di scienze politiche dell'università di Roma La Sapienza.
All'università cattolica internazionale Pro Deo, fondata da Felix A. Morlion, fin dall'anno accademico 1948-49 risultano essere state adottate altre tre dispense.

mercoledì 21 ottobre 2015

La tesi di Perini Bembo

La tesi di Perini-Bembo ripubblicata, riveduta e corretta, nel 1952 dalla editrice Cya di Firenze.

martedì 20 ottobre 2015

Il volantino del Convegno

Il volantino del IX Convegno nazionale dei demodoxaloghi a Roccasecca dei Volsci nel 2003.

lunedì 19 ottobre 2015

Il convegno nazionale di Roccasecca

Con riferimento al post di venerdì scorso pubblichiamo la sintesi della relazione introduttiva
 al Convegno nazionale di Roccasecca dei Volsci del 14 e 15 giugno del 2003.

venerdì 16 ottobre 2015

Riservato ai demodoxaloghi

Vi ricordate al IX Convegno nazionale a Roccasecca dei Volsci (14 e 15 giugno del 2003)
 la conclusione della relazione introduttiva ai lavori ?
 "proseguendo di questo passo verrà condannato il rapito e non il rapinatore
 in quanto costui fa il suo mestiere (che prevede la rivoltella)
 mentre per il povero rapito non è previsto l'uso di un'arma per difesa"?

giovedì 15 ottobre 2015

L'albo fascista dei giornalisti

Nel 1925 Benito Mussolini varò una legge restrittiva sulla stampa e nel 1928 fu istituito l'albo dei giornalisti e la scuola di specializzazione giornalistica all'università di Perugia, affidata a Paolo Orano. Nel 1929 i diplomati specializzati nella scuola di giornalismo diretta da Orano furono iscritti nel ruolo dei professionisti senza il requisito del praticantato mentre i laureati in Scienze Politiche con tesi di argomento demodoxalogico, nell'ambito della cattedra di Storia del Giornalismo, dettero vita al proliferare delle scuole di giornalismo.

I sociologi e l'ambiente

La presentazione del concetto di ambiente come interelazione tra
 Territorio-Popolazione-Risorse naturali e umane.

mercoledì 14 ottobre 2015

Contrastare il terrorismo

Segnalazione ripresa dall'agenzia online Informatore Economico Sociale diretta dal demodoxalogo Francesco Bergamo. Per andare sull'articolo digitare www.difesaonline.it.

giovedì 8 ottobre 2015

Interpretare il contrario

Sulla scorta dei ragionamenti demodoxalogici possiamo ricercare ed accettare una regoletta semplice per capire al volo, senza tanti ragionamenti e paragoni, "cosa" ci dicono:  interpretare al contrario il pensiero espresso dagli altri, specie nelle liti o discussioni.
Max Nordau ha detto che tra il pensiero e il comportamento c'è un divario (vedi post del 6 scorso), così come tra cosa si dice e cosa si pensa, quindi meglio capire cosa pensa l'interlocutore!
Alcuni esempi: Matteo Renzi non tralascia occasione per esprimere fiducia sulla ripresa della nostra economia sbandierando riduzioni di imposte e crescita del pil, perché tanta insistenza? Evidentemente il peso del debito (il più alto fra i paesi europei) che aumenta sempre più lo preoccupa anche perché ne dovrà dar conto ai vertici della Cee (la troika), essendo a breve costretto a chiedere un ulteriore prestito negoziabile sulla fiducia.
Chi nelle discussioni alza la voce, gesticola e aggredisce verbalmente l'interlocutore lo fa, per un effetto psicologico inconsapevole, in quanto sente di essere in torto e con "l'aggressione" compensa l'impossibilità di argomentare le sue ragioni mentre chi rimane calmo e di poche parole ha una concordanza interna fra coscienza e ragione che non lo spinge ad agire sopra le righe in quanto certo della giustezza della sua posizione. 
"Ci vuole tempo", "la pratica è complicata", detto da un dipendente pubblico significa che andrebbe oleata con qualche euro per sveltire l'istruttoria.
Chi nella conversazione insiste troppo per ricordare la sua onestà vuol dire che ha la coscienza sporca; raccontava il capo del personale della Rai che un giorno si presentò (raccomandata), in via del Babuino a Roma, un'aspirante presentatrice che nell'illustrare le sue qualità magnificava la sua virtù a differenza di tante altre candidate, dato che insisteva molto su codesta differenza il nostro uomo non fece in tempo a finire il consiglio "si spogli di questo pregiudizio" che l'aspirante presentatrice già aveva iniziato a spogliarsi.
Ci avete fatto caso? Coloro che lasciano spesso la porta dell'ascensore aperta sono proprio quelli che urlano quando, per caso, loro la trovano aperta.
Che dire del venditore che parla troppo magnificando il suo articolo? In commercio esistono prodotti migliori e a buon prezzo.  Così come il presidente di un'azienda dirà sempre che le cose vanno bene nascondendo i momenti di crisi.
La regoletta? Mettersi nei panni dell'interlocutore modificandone o capovolgendone il pensiero, se accettabile siamo nel giusto. . . . il più delle volte (poiché anche la regoletta è un'opinione!).

martedì 6 ottobre 2015

Capovolgere i ragionamenti



Sinora abbiamo pubblicato tre pagine del Dizionario antiballistico di Pitigrilli (Dino Segre), un testo di studio per i demodoxaloghi perché aiuta a pensare in modo diverso dalla comune opinione. Cioè ad interpretare quello che gli altri dicono tacendo il reale pensiero. La realtà, anche nelle migliori intenzioni, non è mai quella che ci viene raccontata o che vediamo, quindi dobbiamo reinventarla capovolgendo i ragionamenti e le opinioni poichè, appunto, le opinioni non sono altro che opinioni, non verità: qualcosa di mezzo tra la certezza e il dubbio (Benigne Bousset). Del resto Max Nordau ha scritto che tra il pensiero ed il comportamento c'è un divario insanabile.

lunedì 5 ottobre 2015

Due conferme demodoxalogiche

Nel dibattito mattutino di OmnibusLa7 di venerdì scorso è emerso quanto divulgo, da oltre trent'anni, nei post, nelle lezioni e nelle riunioni dei demodoxaloghi (con tanto di nome e cognome) per avere assistito di persona e non per fatti raccontatemi: 
negli uffici pubblici la corruzione parte dai funzionari associati tra loro in combriccole o mafiose o massoniche o di sette (correnti partitiche-affariste) politiche che si cooptano e tramandano negli anni: il politico passa mentre i funzionari rimangono e allargano il potere.
Le pratiche da firmare (decreti, appalti, segnalazioni) arrivano al ministro o all'assessore dopo l'istruttoria compiuta dagli uffici, il più delle volte firmate dal politico sulla fiducia accordata al suo funzionario senza che conosca i meccanismi e i precedenti o retroscena della pratica.
Capita anche il caso che il ministro o l'assessore chieda (oralmente) al suo capogabinetto un particolare occhio di benevolenza, costui fa svolgere la pratica dal suo sottoposto che la passa ad un altro; una volta che è stato coinvolto un dipendente pubblico di grado inferiore (su cui in caso di incidente ricadrà la colpa) questi entrerà nel giro e si sentirà autorizzato a compiere illeciti sotto protezione.
L'illegalità è possibile e aumenta a dismisura perché le pratiche devono sottostare a vari passaggi creati dai burocrati per allungare i tempi e rendere confusa l'istruttoria: grazie ai ritardi e alle complicazioni (volute) solo i compagni di merenda trovano gli appigli giusti per rendere possibile l'illegalità.
Nella stessa trasmissione è anche emerso che il governo di Matteo Renzi si regge su una maggioranza elastica basata sul caso per caso, è la politica della New age come abbiamo scritto sin dal 1986 nella Inchiesta demodoxalogica sul post-industriale.